Descrizione
Matarocchio 2011 è di rara concentrazione e raffinatezza. Al naso grande intensità e complessità. Tra aromi di cacao, ribes, more, si avvertono anche sentori che riconducono alla varietà e che gli conferiscono una personalità unica. In bocca è setoso, ricco e profondo.
Awards
Dettagli
Servire a:
18 - 20 °C.
Longenvità:
Oltre 25 anni
Tempo di decantazione:
2 ore

Abbinamenti
- Anno di avviamento: 1934
- Enologo: Marco Ferrarese
- Bottiglie prodotte: 1.644.685
- Ettari: 320
La nobile famiglia dei Della Gherardesca ha cominciato ad occuparsi di vino nelle proprie terre di Bolgheri fin dalla seconda metà del Seicento, ma è con Guido Alberto della Gherardesca, vissuto tra il 1780 e il 1854, che le cose cambiarono veramente. Grande appassionato di viticoltura e divenuto nel 1833 "maggiordomo maggiore" del granduca Leopoldo II, Guido Alberto si dedicò all’enologia nelle sue terre in Maremma. Negli anni '30 la terra venne ereditata da Carlotta della Gherardesca Antinori, madre di Piero Antinori, e da sua sorella, che era sposata a Mario Incisa della Rocchetta (che ebbe in dote la vicina Tenuta San Guido). Scopri di più


Nome | Guado al Tasso Matarocchio 2011 |
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Tipologia | Rosso fermo |
Classificazione | Toscana IGT |
Annata | 2011 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 14.0% in volume |
Vitigni | 100% Cabernet Franc |
Nazione | Italia |
Regione | Toscana |
Produttore | Tenuta Guado al Tasso (Antinori) |
Storia | La Tenuta Guado al Tasso è a circa 80 Km. a sudovest di Firenze, vicino al paese medievale di Bolgheri, in Maremma. La Tenuta di 1.000 ettari si estende dalla costa tirrenica fino alle colline: oltre ai vigneti le coltivazioni comprendono grano, mais, girasole, olivo. I vigneti sono situati ad un'altitudine compresa tra i 45 e i 60 metri s.l.m. su suoli rocciosi e leggermente calcarei. Guado al Tasso è stato prodotto per la prima volta nel 1990. |
Ubicazione | La Tenuta Guado al Tasso si trova vicino a Bolgheri, sulla costa toscana, 96 km a sud-ovest di Firenze. I 300 gli ettari vitati della Tenuta si trovano al centro del cosiddetto "anfiteatro bolgherese": morbide colline circondano una splendida piana degradando fino al mare e creando un microclima dalle caratteristiche uniche. Guado al Tasso, vino "bandiera" della tenuta, esprime tutta la forza e la morbidezza di questo lembo di Maremma. Ha contribuito ad elevare il bolgherese fra le zone più importanti dell’Europa enologica, esprimendo un carattere spiccatamente mediterraneo fatto di potenza, eleganza ed equilibrio. |
Clima | Annata caratterizzata da un luglio fresco e un inizio di primavera caldo, con temperature sopra la media. Il germogliamento è avvenuto leggermente in anticipo ma con buona uniformità. Una primavera regolare e un’estate che, fino ai primi di agosto, è stata fresca e caratterizzata da qualche pioggia, hanno favorito un ciclo vegetativo lungo e senza stress. Il caldo di fine agosto, sebbene mitigato dall’influenza del mare, ha provocato qualche irregolarità e variabilità nei tempi di maturazione oltre ad un leggero calo nella produzione. Settembre è stato più mite, con qualche sporadica precipitazione che ha permesso al Cabernet Franc di completare l’ultimo ciclo di maturazione in maniera uniforme, garantendo una eccezionale concentrazione del gusto e dei tannini. |
Vendemmia | La raccolta delle uve è avvenuta a mano, sono state poi traferite in cantina in cassette da 15kg dove sono state selezionate, prima e dopo la diraspatura. |
Tecnica di produzione | Pigiatura soffice e una premacerazione a freddo (10°C) in serbatoio di acciaio inox per cinque giorni, alla quale ha fatto seguito l’avvio della fermentazione alcolica con temperature in progressivo aumento fino a 25°C. La macerazione si è prolungata anche dopo la fermentazione, fino ad arrivare complessivamente a 30 giorni. |
Vinificazione | Il vino è stato messo in barriques di rovere francese (al 100% nuove) di varie origini dove, entro la fine dell’anno, ha completato la fermentazione malolattica. |
Affinamento | esteso per 18 mesi, durante i quali ogni fusto è stato controllato e seguito singolarmente. Al termine dell’affinamento si è deciso di imbottigliare soltanto quelle barriques identificate come migliori dal punto di vista dell’integrazione con il vino. |
Allergeni | Contiene solfiti |