Traminer Aromatico

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Traminer Aromatico 1

Traminer Aromatico

Tipo di colore Bacca grigia/rosa
Vigore Moderata
Caratteristiche Foglia: piccola, pentagonale (tondeggiante), trilobata (a volte quinquelobata); seno peziolare a V chiudentesi; seni laterali superiori a U poco profondi; quelli inferiori a V aperto o ad U, poco profondi; lembo piegato a gronda con orlo rivolto in basso; lobi poco marcati; angolo alla sommità dei lobi terminali ottuso; pagina superiore glabra, verde cupo, opaca, bollosa; pagina inferiore aracnoidea, grigio-verde; nervature di color verde parzialmente rosse alla base, sporgenti; denti poco pronunciati, regolari, convessi, a base larga, mucronati.Grappolo: piccolo, compatto, corto (tozzo), talora alato con 1-2 ali, lungo circa 10 cm, troncoconico; peduncolo medio, verde, legnoso alla base.Acino: medio, sferico, un po' allungato (quasi subrotondo), regolare; ombelico persistente; sezione trasversale circolare, regolare; buccia pruinosa, un po' spessa, consistente, di color ambrato-rosato, regolare; succo incolore; polpa carnosa, di sapore aromatico speciale; pedicello corto e sottile; cercine evidente, verrucoso, verde; pennello corto, separazione del pedicello dall'acino un po' difficile.
Caratteristiche vino Dal traminer aromatico si ottiene un vino dal colore giallo paglierino intenso con sfumature verde-oro, ma è il profumo la sua caratteristica distintiva. Molto intenso ed aromatico, fruttato, floreale e vegetale, con note di frutta a polpa gialla, frutta esotica, rosa e fiori di acacia, e qualche ricordo di erbe aromatiche. Il gusto esprime un buon equilibrio basato su note sapide e fresche, supportato da una grande morbidezza, ottima struttura ed importante persistenza aromatica, nella quale si riconoscono sentori di mandorla amara.
Aree di crescita E' un vitigno diffuso soltanto nelle regioni settentrionali, particolarmente in Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, poiché non gradisce i climi caldi.
Storia L'area come è noto è molto prossimo al confine con l'Austria e la Germania, e quindi la conclusione logica è che sia stato poi esportato lì. Una volta famoso il vitigno avrebbe attratto i viticoltori alsaziani e nei primi del Novecento anche quelli californiani. Alcuni botanici francesi si sono detti convinti di similitudini tra il Traminer e il Savagnin ma ogni analisi di laboratorio ha smentito queste certezze. L'ultima ricostruzione storica è tutta italiana e si basa sugli studi di un famoso esperto di vini, il professor Attilio Scienza, per cui è stato organizzato un convegno a Bolzano in cui sono state presentate anche le ricostruzioni botaniche. Il professor Scienza ha presentato quindi un primo documento del VII, molto antico quindi, risalente al Basso Medioevo. Qui vi si trova una citazione dove si parla di una “Uvae atrae traminae cognominatae”. Il documento successivo è sempre tedesco, del 1150 dove per Traminer ci si riferisce al Kleinfraenkischda Bingen. Poi si devono attendere quattrocento anni per attenere di nuovo notizie del Traminer tramite Tragus Strassburg che nel 1592 individua il vitigno originario del Palatinato e aggiunge anche una differenza con la versione rossa, originaria della Renania, il Rothraminer. Da Strassburg giunge anche una critica all'associazione del nome con il nome del luogo (presunto) di origine, in quanto il paese di Traminer doveva venire considerato con il suo antico nome latino: terminus. L'autore fa riferimento anche al paese di Tramin vicino Landau che viene spesso associata al luogo d'origine del vitigno. Il professor Scienza conclude la sua ricostruzione avvallando la teoria che oggi viene considerata più valida avanzata dal ricercatore alsaziano Stolznel nel 1852, supporta dalle analisi di laboratorio. Il Traminer si conferma esser discendente dalle viti selvatiche renane, dove fu addomesticato e incriociato. L'incrocio viene accreditato con lo Heunnisch da cui si sarebbero originate alcune varietà tra le più famose di tutte, come il Pinot, il Sylvaner, il Sauvignon e il Riesling. Vi sono sospetti i parentela anche per l'italiano Ribolla. Questa ultima teoria vede comunque l'ostracismo degli esperti tradizionalisti, che vedono la domesticazione delle uve ad opera dei Greci. Questo perché l'ipotesi descritta dal professor Scienza vede questa domesticazione del Traminer in epoca antecedente alla civiltà ellenica, o almeno alla sua espansione in Italia. Questo avrebbe un impatto storico importante in quanto il Traminer diverrebbe uno dei vitigni addomesticati per primi, da popolazioni sconosciute. Andrebbero infatti riconsiderati i documenti menzionati prima in particolare quelli relativi a Termeno, quando si parla della vite tramenica lagarina e di quella Lagarino Bianco di cui si legge nei documenti del 1469 al Duomo di Trento. Comunque nelle varie analisi di laboratorio è comparsa una parentela tra il Traminer e l'Albariňo spagnolo, cui gli etimologi spagnoli riferiscono che indichi sempre la stessa zona della Renania. Il professor Scienza invece ha invitato come supporto alla sua ricostruzione il professor Josè Vouillamoz dell’Università di Neuchâtel, relatore di un suo rapporto genetico e botanico relativo all'origine renana del Traminer. Dunque ogni dubbio sembra essere fugato. Per la cronaca il Traminer in Moravia ed altri paesi dell'Europa orientale viene chiamato Princ. Il Traminer subisce ancora oggi i disagi provocati dalla confusione con il Gewürztraminer.
Appunti Resistenza alle malattie: buona contro le malattie crittogamiche e la tignola; molto buona la resistenza ai freddi invernali.
Produttività Mediocre, ma regolare. La mediocre produttività, la debole vegetazione e la piuttosto scarsa resa in mosto non invogliano i viticoltori a diffondere questo vitigno, la cui coltura dev'essere in ogni caso limitata alle località più settentrionali del nostro Paese ed ai terreni non siccitosi.
Periodo di maturazione Metà settembre.
Sinonimi Gewurztraminer,termeno aromatico, traminer rosa, gewurztraminer, savagnin rosè.
Tipo Semi-Aromatico