Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2

Castello del Terriccio

Castello del Terriccio Tassinaia 2021

Rosso fermo

Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2
Prezzo di listino CHF 26.00
Prezzo di listino CHF 26.00
Prezzo di listino: Indica il prezzo del prodotto prima dell'inizio della € promozione.
Prezzo scontato
In offerta Esaurito
Prezzo più basso: È il prezzo minimo al quale il prodotto è stato venduto nei 30 giorni precedenti alla riduzione di prezzo, compresi altri periodi promozionali.
CHF 312.00

12 bottiglie

CHF 156.00

6 bottiglie

CHF 78.00

3 bottiglie

Disponibilità immediata
Denominazione Toscana IGT
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.5% in volume
Area Toscana (Italia)
Vitigni 50% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot
Affinamento In barriques d’Allier, in parte al secondo passaggio, per una durata complessiva di 14 mesi.
Visualizza dettagli completi

Descrizione

Il suo nome, "luogo dei sassi", deriva da un lato dalla pietra presente nel sottosuolo di questi terreni che è servita alla costruzione della maggior parte dei fabbricati presenti sul lato del podere dove si trovano gli impianti chiamati "Tassinaia". Il Tassinaia è ottenuto oggi, in percentuali pressoché uguali, da uve Cabernet Sauvignon e Merlot.

Perfume

Profumo

Splendide sensazioni di frutta a pasta rossa e di bosco, macchia marina e spezie dolci, rosa, cacao e un filo minerale.

Color

Colore

Rubino luminoso.

Taste

Sapore

Sorso dal giusto grip fresco-sapido e tannino ben disciolto. Chiude sapido e persistente.

Servire a:

18 - 20 °C.

Longenvità:

10 - 15 anni

Tempo di decantazione:

1 ora

Vini Rossi Corposi e Molto Maturi

Produttore
Castello del Terriccio
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1921
  • Enologo: Carlo Ferrini
  • Bottiglie prodotte: 200.000
  • Ettari: 50
Storia familiare e tradizioni

Le rovine del castello, da cui deriva il nome dell'azienda, ci riportano al Medioevo. Strategicamente posizionato in cima alle colline, abbracciava con lo sguardo tutta la costa tirrenica: era una torre di avvistamento da cui i Pisani potevano scorgere in tempo l'arrivo dei pirati Saraceni ed evitare le loro terribili razzie. Tra il Duecento e il Trecento, il vescovo di Pisa, nipote di papa Bonifacio VIII, in nome della Chiesa Romana, concesse in enfiteusi la tenuta ai conti Gaetani, che ne restarono proprietari per cinque secoli, durante i quali la realtà fortificata del castello lasciò il posto ad una attività agricola sempre più consistente: di qui la costruzione della fattoria per organizzare la produzione di grano, olive e uva, classiche colture della zona, con la realizzazione, nel Seicento, dei fabbricati ed in seguito della cantina aziendale.
Alla fine del Settecento, quel ramo della famiglia Gaetani rimase senza eredi e il Terriccio fu acquistato dai principi Poniatowski, emigrati dalla Polonia, ai quali la proprietà - di grande interesse anche minerario, per la ricchezza di ferro, rame e altri minerali rinvenuti in profondità nei terreni collinari - appartenne fino alla prima guerra mondiale.


La famiglia Serafini Ferri

La storia moderna del Terriccio ha inizio nel primo dopoguerra, quando la Tenuta fu acquisita dai conti Serafini Ferri. Con gli importanti interventi di miglioramento fondiario realizzati negli anni Venti, i Serafini Ferri modernizzarono sensibilmente la fisionomia agricola dell'azienda approfondendo la vocazione agricola del Terriccio. Vennero messi a coltura la maggior parte dei terreni, realizzati oliveti e vigneti e ristrutturati la maggior parte dei vitigni. Fino agli anni Settanta la tenuta, che ospitava ben 60 famiglie di mezzadri, era più conosciuta per l'attività cerealicola (al punto da conquistare il record europeo di produzione del granturco in secondo raccolto), che per l'attività in campo vinicolo e difatti nel 1980 erano solo 25 gli ettari vitati. Ancora oggi è viva l'attenzione verso la coltivazione biologiche di cereali (farro e frumento), foraggio e olivi accanto alla quale è cresciuta sempre più la dedizione verso la coltivazione di uva, tanto che i vitigni coltivati ora occupano 60 ettari di terreno. Sotto la guida di Gian Annibale Rossi di Medelana Serafini Ferri, il Terriccio è un'importante azienda agricola di 1860 ettari che grazie alla cura posta, in particolare nella coltivazione del'uva, produce vini dotati di grande personalità e legati profondamente al loro terroir.
Scopri di più

Carne
Selvaggina
Formaggi
Maiale

Nome Castello del Terriccio Tassinaia 2021
Tipologia Rosso fermo
Classificazione Toscana IGT
Annata 2021
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.5% in volume
Vitigni 50% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot
Nazione Italia
Regione Toscana
Produttore Castello del Terriccio
Ubicazione Loc. Terriccio - Castellina Marittima (PI)
Clima Altitudine: 100 m. s.l.m. Esposizione: Sud/ Sud-Ovest.
N. piante per ettaro 5600
Vendemmia Effettuata a mano a partire dalla seconda settimana di settembre per il Merlot, dalla terza settimana per il Sangiovese e dalla quarta per il Cabernet Sauvignon.
Temperatura di fermentazione 30° C circa.
Vinificazione Una settimana di fermentazione e due/tre settimane di macerazione.
Affinamento In barriques d’Allier, in parte al secondo passaggio, per una durata complessiva di 14 mesi.
Acidità totale 5.2
Allergeni Contiene solfiti