Sagrantino

Si è verificato un errore durante il caricamento dei prodotti.
Ricarica i prodotti
Nessun prodotto trovato
Utilizza meno filtri o rimuovi tutto
Nessun prodotto trovato
Utilizza meno filtri o rimuovi tutto
Autoctono
(Localizzazione)
Native
Sagrantino 1

Sagrantino

Tipo di area Autoctono
Tipo di colore Bacca rossa
Vigore Medio-Buona
Caratteristiche La foglia è di media grandezza, orbicolare, trilobata e raramente quinquelobata; seno peziolare a U, con bordi chiusi e anche sovrapposti, molto profondo; seni laterali superiori, ellittici, semi-chiusi o a V aperti, mediamente o poco profondi; seni laterali inferiori mancanti o a V aperti, poco profondi o appena accennati. Pagina superiore di colore verde, vescicolosa o bollosa; pagina inferiore con tomento lanugginoso. Lembo ondulato; lobi revoluti con angoli alla sommità ottusi o retti. Nervature principali nella pagina inferiore di colore verde, setolose. Dentatura mediamente regolare, con denti in una o due serie, di media grandezza o quasi grandi, a base stretta, a margini leggermente convessi.
Caratteristiche vino Con il sagrantino si ottiene un vino dal colore rosso rubino tendente al granato con sfumature aranciate. Il profumo è intenso, speziato ed etereo, con sentori di confettura di frutta rossa. Il sapore è tannico, caldo, pieno e dotato di grande persistenza gusto-olfattiva.
Aree di crescita La zona privilegiata per la coltivazione è Montefalco, ma sono coinvolti anche Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’ Umbria, tutti in provincia di Perugia.
Storia Il Sagrantino è uno storico vitigno rosso dell'Umbria, in particolare dell'area di Montefalco, di probabile origine greca, da dove venne importato nel Medioevo presumibilmente grazie a dei frati, allora i detentori della sapienza enologica mondiale. Questa conclusione deriverebbe dal nome, che potrebbe avere il significato di sacrificio o sacrestia. Ma anche il termine sacro potrebbe essere collegato a questa uva e alcuni documenti medioevali parlano di un vino della zona di Montefalco utilizzato per celebrare la messa. Ma la sua storia e autoctonicità potrebbero essere anche piu antichi se la varietà detta Itriola descritta da Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historiae fosse l'attuale Sagrantino, coltivato con quel nome e nella stessa zona. Sicuramente difficile scoprire la soluzione al rompicapo, ma i monaci bonificarono la zona per piantare dei vigneti, anche se non è dato sapere se il degrado fu causato dalla scarsa manutenzione dopo la caduta dell'Impero Romano o fosse preesistente ad esso.
Produttività Media e anche scarsa, incostante.
Periodo di maturazione Prima metà di ottobre; spesso è lasciato appassire sulla pianta.
Tipo Neutro