Descrizione
Il vino di ricerca della Tenuta di Ghizzano. Nasce con l’annata 1996 da uve Merlot e si evolve negli anni come blend insieme al Cabernet Franc e al Petit Verdot dimostrando la potenza, il calore e il carattere che il nostro territorio può esprimere. Prende il nome dal fondatore della famiglia Venerosi, che si chiamava Nambrot e che visse nell’ 830.
Awards

Profumo

Colore

Sapore
Servire a:
16 - 18 °C.
Longenvità:
10 - 15 anni
Tempo di decantazione:
1 ora

- Anno di avviamento: 1985
- Enologo: Carlo Ferrini
- Bottiglie prodotte: 80.000
- Ettari: 18
Negli anni 80 nel nostro territorio l’agricoltura, ma soprattutto la viticoltura, era in grande crisi. La sovrapproduzione di uva portava ad ottenere un vino di scarsa qualità. Prezzi irrisori che non coprivano neppure i costi di produzione. Molti nostri confinanti estirparono le vigne, e certuni finirono anche col vendere le aziende. Fu allora che nostro padre Pierfrancesco decise di andare controtendenza e di investire nel vigneto e in cantina per cercare di fare il salto di qualità. L’obiettivo di allora era riuscire a produrre un vino “serio”, magari in piccole quantità, ma in grado di affrontare il mercato.
Nasce con l’annata 1985, il Veneroso, nostro primo vino in bottiglia che porta il nome di un nostro antenato Veneroso Venerosi che per primo si diede anima e corpo alla campagna. Dai vecchi impianti di vigneto degli anni 70 che avevano soltanto 2500 piante a ettaro siamo gradualmente arrivati ad avere 20 ettari di vigneto per l’85% ripiantato di cui i primi del 1989 a 4.500 piante/ha, i secondi dal 1999 al 2003 a 6.600 piante e gli ultimi del 2006 a 5.000 piante
Ghizzano è un piccolo borgo collinare, a circa 200 metri di altezza, situato sulla costa Toscana, a 40 km da Livorno e 40 km a sud di Pisa. La cantina e il frantoio si trovano proprio attorno alla torre costruita dalla famiglia Venerosi Pesciolini nel 1370. Siamo nella zona detta delle Colline Pisane che comprende un gruppo di colline a sud-est di Pisa. Nessuna di queste colline ondulate e gentili supera i 200 metri: il paesaggio è morbido e il clima è dolce perché mitigato dalle arie marine, senza grandi estremi di temperatura e senza grandi rischi di gelate primaverili. Il terreno è un composito molto interessante. Un tempo la zona era sommersa dal mare e tuttora la terra è ricchissima di conchiglie fossili. Di origine pliocenica presenta una tessitura sabbiosa-limosa-argillosa.
La Tenuta di Ghizzano conta oggi circa 350 ettari di cui 20 a vigneto, 20 a oliveto, 150 a colture cerealicole e 150 tra boschi e pioppete. Il nostro obiettivo è quello di continuare a investire in un percorso di viticoltura e agricoltura naturale per dare al mercato prodotti, limitati nella quantità, ma di grandissima qualità, rispettando le espressioni che il vino e l’olio possono dare in questo territorio, non tradendo lo stile, l’eleganza e la ricchezza di profumi di queste dolci colline.
Produrre magari molto poco ma molto bene... nel nostro vino e non smettere mai di crederci. Dal 2003 poi abbiamo iniziato un percorso di conversione all’agricoltura biologica e dal 2008 siamo ufficialmente certificati dall’ente Suolo e Salute. Dal 2001 abbiamo anche iniziato l’attività agrituristica: Abbiamo ristrutturato con grande cura alcune case poderali, arredandole con mobili di famiglia, per offrire un’ospitalità “calorosa” ma sempre all’insegna della qualità e dell’eleganza.
Credendo profondamente nel rispetto del luogo dove operiamo abbiamo poi aderito, dall’annata 2006, al “Progetto qualità per il ripopolamento indigeno delle specie fagiano, pernice e lepre” promosso dalla nostra Amministrazione Provinciale di PIsa. Lo scopo è quello di ricreare, attraverso operazioni di miglioramento agroambientale, particolare controllo dei predatori e aumento di luoghi di abbeveramento e mangiatoie, una fauna indigena soprattutto di quelle specie come il fagiano, la pernice e la lepre che sono sensibilmente diminuite nelle nostre campagne da anni ripopolate soltanto con fauna di allevamento. Scopri di più


Nome | Ghizzano Nambrot 2019 |
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Tipologia | Rosso green fermo |
Classificazione | Costa Toscana IGT |
Annata | 2019 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 13.5% in volume |
Vitigni | 60% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon, 20% Petit Verdot |
Nazione | Italia |
Regione | Toscana |
Produttore | Tenuta Ghizzano |
Ubicazione | Loc. Ghizzano - Comune di Peccioli (Pisa) |
Clima | Torricella:180 m. s.l.m., esposizione: Sud; Santa Maddalena: 180 m. s.l.m., esposizione Sud/Ovest; Chiesina:180 m. s.l.m., esposizione Sud/Ovest. |
Sistema di allevamento | Cordone speronato |
N. piante per ettaro | 4500 - 6300 |
Vendemmia | Effettuata a mano e con una ulteriore selezione dei grappoli sul tavolo di scelta, prima della diraspatura. |
Temperatura di fermentazione | 28-30 °C |
Vinificazione | Pigiatura con i piedi. Fermentazione con lieviti indigeni in tini di legno aperti e/o cemento. |
Affinamento | 18 mesi in fusti di rovere francese da 225 lt di 1° 2° e 3° passaggio. |
Allergeni | Contiene solfiti |