Vitigno |
Timorasso |
Sinonimi |
Timuassa, Timorazza, Marasso, Dolce Verde |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Terza decade di ottobre. |
Produttività |
Regolare ad Alba, meno nella sua zona; comunque sempre inferiore a quella degli altri vitigni, specialmente Cortese tra i bianchi e Barbera tra i neri, in quanto soggetto a parziale colatura, che si accentua nelle località freddo-umide o primavere piovose. |
Zone di coltivazione |
Nella provincia di Alessandria, tradizionalmente accentrata in zona Val Curone, Val Grue, Val Scrivia e Val Borbera. |
Storia |
Il vitigno Timorasso è considerato autoctono della zona del Tortonese. Sicuramente è riportato in zona fin dal medioevo, e nel corso dei secoli è arrivato a diventare il vitigno più coltivato del comprensorio, fino alla ventua della fillossera ed al secondo conflitto mondiale. Sono seguiti anni di progressivo abbandono delle campagne e riduzione della superficie vitata a Timorasso a vantaggio di varietà più facili e produttive. Negli ultimi anni, un gruppo di viticoltori lungimiranti ha portato avanti la riscoperta di questo vitigno e messo alla luce le sue caratteristiche enologiche. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grandezza media o meno che media, forma pentagonale, quinquelobata; seno peziolare ad U; seni laterali superiori ad U (talvolta chiusi), seni inferiori a lira non chiusa; superficie del lembo quasi liscia (leggermente ondulata); pagina superiore glabra (qualche rado pelo aracnoideo), colore verde cupo, poco lucida; pagina inferiore colore verde bottiglia; lanugginosa sul lembo; nervature alquanto sporgenti e con tomento vellutato; lembo involuto, spesso, con lobi pure involuti; angolo alla sommità dei lobi terminali acuto.
Grappolo: grandezza più che media, cm 18-20; di compattezza media (talvolta più rado per difettosa allegagione e con tracce di acinellatura verde); forma allungata, conico-piramidale, spesso alato, con peduncolo visibile, semi-legnoso, piuttosto grosso; pedicello di lunghezza media, verde; cercine poco evidente, verde; pennello corto, giallognolo; distacco facile dell'acino dal pedicello.
Acino: grossezza più che media, forma sferoide-elissoide, regolare; ombelico prominente e persistente; sezione trasversale regolare (circolare); buccia pruinosa; colorazione verde-giallo abbastanza regolarmente distribuita; un po' spessa e consistente; succo incolore; polpa succosa e leggermente carnosa, di sapore neutro. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il Timorasso sa regalare sorprendenti potenzialità aromatiche ed è ricco di norisoprenoidi ovvero profumi che si formano già nelle uve ma che si esprimono nella loro completezza nei vini bianchi d'età. La notevole struttura e una tensione acida importante contribuiscono ad esaltare toni minerali non usuali nei bianchi italiani. |
Note |
Resistenza alle avversità: regge molto bene il confronto con i vitigni più rustici del Tortonese, sia per quanto riguarda la resistenza alle crittogame, come pure agli elementi meteorici. |