Languedoc-Roussillon i numeri:
La zona francese della Languedoc-Roussillon si è distinta per anni come regione vitivinicola più vasta al mondo e con la più alta produzione di vini. Oggi, con il miglioramento dei vigneti e delle tecniche di coltivazione, la zona è celebre anche per la straordinaria qualità dei suoi prodotti vinicoli: dai suoi oltre 350.000 ettari di vigneti provengono ben 23 denominazioni AOC e 19 IGP.
Situata nella parte sud della Francia, la Languedoc-Roussillon presenta una morfologia varia che, estendendosi dal confine con la Spagna fino ai Pirenei, vede alternarsi spiagge e grotte, saline e montagne, lagune e boschi. Caratterizzata da un clima gradevole, influenzato sia dal Mar Mediterraneo, che dalle brezze oceaniche, presenta estati fresche, inverni dolci e venti che soffiano il profumo dei boschi e degli alberi da frutto tra i numerosi vigneti. Particolare e vario è anche il terroir che dà vita a vini di eccellenza: il terreno, costeggiando sia il mare che le montagne, alterna composizioni a predominanza sabbiosa, argillosa, granitica e calcarea.
Accanto ad un gran numero di vini da tavola, si registra la produzione di vini di gran pregio, sia bianchi che rossi. Tra i principali metodi di produzione spicca la cosiddetta fortificazione, che prevede l'interruzione della fermentazione per consentire l'aggiunta di alcool. Questa tecnica, utilizzata soprattutto per produrre i famosi Vini Naturali Dolci della Languedoc-Roussillon, si affianca alla consuetudine di far invecchiare il vino in botti di rovere esposte a tutti gli agenti atmosferici per favorire i processi di ossidazione ed aromatizzazione. I vitigni più famosi della regione sono ilMoscato Bianco e il Grenache Nero.
Informazioni su Languedoc-Roussillon
Regione |
Languedoc-Roussillon |
Nazione |
Francia |
Clima e terreno |
Dall’angolo nord-est dei Pirenei fino al delta del Rodano, si estende questa zona fertile, spesso, anche chiamata Midi, che è la zona vinicola francese più grande, sia come superficie che come quantità prodotta. La regione è stata famosa, soprattutto, per produrre grandi quantità di vino da tavola e, alle volte, l’eccedenza è persino trasformata in alcool industriale. Ma negli ultimi anni, i vitigni poco validi sono stati sostituiti con vitigni di pregio e le tecniche di vinificazione sono state migliorate e modernizzate, con il risultato che alcuni distretti sono riusciti a raggiungere lo status di VDQS e AOC. Nella Linguadoca-Rossignol si produce parecchio vins doux naturel (VDN), dove la fermentazione viene interrotta con una aggiunta di alcool, quando il mosto ha raggiunto un grado alcolico di 5-6%. Cib qyesta tecnica, si riesce a conservare l’aroma e la dolcezza naturale dell’uva. |
Storia |
Regione ricca di città, profondamente imbevuta di tradizione romana, la Linguadoca fu successivamente occupata dai Visigoti (5° sec.), dai Franchi (507), invasa dagli Arabi (719, poi cacciati da Pipino il Breve nel 759). Dopo la decadenza dei secoli 5°-10°, visse un’età di brillante fioritura, politica, economica e culturale, dall’11° secolo. Centro di tale vita fu la contea di Tolosa. La società feudale che la dominò creò quella tipica civiltà trobadorica che influì ampiamente su tutta l’Europa occidentale. Ma la crociata contro gli Albigesi, che avevano nella Linguadoca il loro centro, condusse agli inizi del 13° sec. a una decadenza rapida. Passata sotto la sovranità del re di Francia, fu assegnata poi ad Alfonso di Poitiers e dal 1271 fu diretto dominio del re di Francia, eccetto l’Agenais lasciato agli Inglesi. Nel 16° e 17° sec. vi si diffuse fortemente il calvinismo, il che diede origine anche a repressioni condotte con truppe regie. |
Piatti tipici |
Questa regione del sud della Francia è infatti molto apprezzata per i suoi prodotti locali, tra cui olio d’oliva, pomodoro e frutti di mare. Dall’autentico stufato Cassoulet ai fini Crème Catalane, un tradizionale pasto combina brillantemente gli aromi della gastronomia della Provenza con l’influenza della cucina spagnola. Lontano dalle città francesi vivaci in cui le persone in genere mangiano solo un panino, la regione Languedoc-Roussillon perpertua ancora le sue tradizioni culinarie. La gastronomia del sud si basa su piatti conviviali come il cassoulet noto o l’inevitabile baccalà alla provenzale. Ma il sud-ovest della Francia vanta anche il cibo raffinato come il Anchoiade o la Bourride da Sète – due piatti di pesce che sottolineano le erbe aromatiche della macchia mediterranea selvaggia. In effetti, il timo, il rosmarino, l’alloro e l’acetosa, tra l’altro, svolgono un ruolo importante nella gastronomia della Languedoc- Roussillon- in qualche modo ispirato alla cucina Provenza e la cultura catalana. |
IGT |
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Pays de l'Hérault Côtes du Brian
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Vin de Pays
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AOC |
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Blanquette Methode Ancestrale
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Collioure
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Coteaux du Languedoc
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Cotes du Languedoc
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Muscat de Frontignan
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Muscat de Rivesaltes
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Muscat de St Jean de Minervois
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Pic Saint-Loup
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Rivesaltes
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