Vitigno |
Fiano |
Sinonimi |
fiore mendillo, fiana o foiana, Santa Sofia, latino bianco, minutola. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Aromaticità |
Neutro |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Fine settembre, inizio ottobre. |
Produttività |
Regolare (qli 60-80 ad ha). è soggetto all'acinellatura, se piove in giugno, all'epoca della fioritura. L'uva si conserva bene sulla pianta. |
Zone di coltivazione |
Molto diffuso in provincia di Avellino e nelle Murge in Puglia. |
Storia |
Il nome Fiano sembra che derivi dal nome di una popolazione Ligure delle Alpi Apuane sopraffatta dai Romani e, migrate, nel secondo secolo a.C. in Campania. In questo esodo sembra abbiano portato con sè la vite Apuana, poi divenuta Apiano, poi Afiano e infine Fiano. Il vitigno Fiano è fin dall'800 documentato non solo in Irpinia ma anche nella provincia di Caserta, in Puglia e in Basilicata. Precedentemente era sicuramente diffuso anche nel resto della Campania. Per la presenza del Fiano in Puglia dobbiamo risalire a Carlo II d'Angiò che, intorno alla fine del 1200, fece importare da Cava dei Tirreni 16000 piante di Fiano verso Manfredonia. Probabile però la sua presenza in terra pugliese anche in epoche precedenti. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: forma orbicolare, grandezza media, tri o pentalobata con lobi appena accennati; seno peziolare a V aperto o ad U; seni laterali a lira chiusa con bordi appena sovrapposti, spesso disuguali; pagina superiore glabra, inferiore cotonosa con nervature di primo e secondo ordine aracnoideo, quelle di terzo ordine cotonose; lembo piano; lobi revoluti, con angolo alla sommità retto od ottuso; superficie del lembo liscia; nervature sulla pagina inferiore di color verde chiaro, sulla pagina superiore di colore verde più intenso; denti laterali poco pronunziati, irregolari, a margine convesso e piano-convesso, a base larga; di color verde chiaro nella pagina superiore e verde biancastro in quella inferiore, di lucentezza opaca; lembo spesso; nervature di quarto ordine noti sporgenti.
Grappolo: piccolo o medio (cm 10-20, g 70-150), serrato o mediamente serrato, piramidale, con una ala bene sviluppata; peduncolo visibile, erbaceo o semilegnoso, grosso; pedicelli verdi, di media grandezza; cercine evidente, verde bruno; pennello corto, verde; separazione dall'acino discretamente facile.
Acino: medio, di forma ellissoidale, sezione trasversale regolare; ombelico persistente; buccia poco pruinosa, di color giallo dorato con sfumature ambracee nella parte rivolta verso il sole, di consistenza coriacea; succo incolore e dolce; polpa leggermente croccante. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il vino del Fiano, di colore paglierino intenso, sviluppa ottimi profumi alla nocciola tostata, frutta bianca come pera e spezie dolce per finire la nota olfattiva. Anche al palato si presenta strutturato, aromatico e persistente, esprimendo un giudizio complessivo molto positivo, complesso e di notevole importanza anche a livello internazionale. |
Note |
Questo vino merita abbinamenti importanti come i crostacei, i frutti di mare o le grandi paste al pesce della tradizione campana come i saporiti spaghetti allo scoglio. Bene anche con i formaggi molli e le carni bianche. |