Agripunica Isola dei Nuraghi Barrua 2020
È il particolare clima caldo-arido della Sardegna che ha inizialmente ispirato l'enologo Giacomo Tachis per la produzione di questo eccellente prodotto vinicolo: l'Agricola Punica Barrua, in collaborazione con Sebastiano Rosa, il presidente della cantina Santadi Antonello Pilloni e la Tenuta San Guido.
Unendo le forze e le conoscenze, questa squadra di esperti ha sfruttato nel 2002 i vitigni Carignano (85%), Cabernet Sauvignon (10%) e Merlot (5%) per dare vita a una nuova esperienza gustativa, passata ad altri esperti enologi dopo la morte di Tachis.
Il terreno misto, argilloso, calcareo e in parte sabbioso della zona del basso Sulcis crea il presupposto perfetto per la crescita delle vigne, insieme a un metodo di produzione volto ad esaltare le qualità del vino che ne deriva.
Tra le seconda metà del mese di settembre e la prima metà di ottobre ha luogo la vendemmia, svolta tramite raccolta rigorosamente a mano. In seguito alla pigiatura il mosto viene sottoposto alla fermetazione malolattica, ossia un tipo di fermentazione effettuata tramite l'azione dei batteri lattici, che trasformano l'acido malico che si trova naturalmente nell'uva in acido lattico. Questo avviene sopra le bucce degli acini, in contenitori di acciaio per un periodo di circa due settimane. Successivamente il prodotto matura in botti di rovere per 18 mesi circa e viene sottoposto a un affinamento finale in vetro, per altri 12 mesi.
In seguito a questo lungo e laborioso impegno nasce il vino Agricola Punica Barrua, dotato di classificazione IGT (Indicazione Geografica Tipica), che lo rende prodotto caratteristico della regione Sardegna.