Vitigno |
Lambrusco di Sorbara |
Sinonimi |
lambrusco sorbarese. |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Aromaticità |
Neutro |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Fine settembre, primi di ottobre. |
Produttività |
Relativamente costante, ma piuttosto scarsa. Discreta solo nelle annate in cui la colatura e meno accentuata. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso esclusivamente in provincia di Modena e rappresenta uno dei più classici lambruschi emiliani. |
Storia |
La famiglia dei Lambruschi è parte della specie della Vitis Vinifera e non va confusa con la Vitis Lambrusca. Questa famiglia proviene da antichissime viti selvatiche della Pianura Padana, e il suo nome si deve ai Romani che indicavano le viti selvatiche spontanei ai bordi, detti labrum dei campi coltivati detti bruscum. Da qui il nome di labrusca vitis, oggi Lambrusco, coltivato quasi esclusivamente in Emilia. Il vitigno ha acquisito nei secoli questo nome e ora indica un'intera famiglia molto diffusa, anche se i suoi vini non raggiungono quelle qualità che sono standard in molte aree. Comunque anche tra i Lambruschi vi sono diverse qualità, e il Lambrusco di Sorbara rappresenta il meglio della famiglia, sfruttato da tempo e citato già da Andrea Bacci, medico di papa Sisto V, nel Cinquecento, in uno dei suoi lavori, il De Naturali Vinorum Historia, tra i più importanti libri sui vini del vecchio continente. L'autore descrive i Lambruschi delle colline di Modena come speziati e fragranti. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grandezza meno che media, pentagonale, quasi intera o con accenno a tre lobi; seno peziolare a U molto aperto, che spesso segue per breve tratto la base delle nervature principali; seni laterali superiori appena accennati; angolo alla sommità del lobo mediano, retto; lobi piani, poco marcati; lembo piano e spesso con i bordi revoluti; pagina superiore verde, opaca, liscia; pagina inferiore di color grigio-verde, lanugginosa, con nervature pubescenti e rosate alla base; denti poco pronunciati, abbastanza regolari, a base larga, con margini convessi.
Grappolo: grandezza media (lungo circa 15 cm), allungato, piramidale, con un'ala, generalmente molto spargolo (per colatura); peduncolo visibile, erbaceo, sottile; pedicelli medi, sottili, rossi verso il cercine, che è evidente, violaceo, verrucoso; pennello medio, rosso-vinoso.
Acino: medio, subrotondo, buccia molto pruinosa, di colore blu-nero, spessa, consistente, con ombelico persistente; polpa succosa, dolce. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il colore del vino che si ottiene dal lambrusco di Sorbara è rosato o rosso rubino chiaro e vivace a seconda del tipo di vinificazione. Il profumo è mediamente intenso e fruttato, con sentori di lamponi, fragole e, delicatamente, di viola. Il gusto ha buona freschezza e morbidezza, piacevole sapidità e media struttura. |
Note |
Resistenza alle avversità: buona resistenza al marciume, alle tignole ed al gelo; va soggetto a colatura ed acinellatura. |