Storia |
Sembrerebbe sia stato introdotto dai Greci lungo la costa tirrenica, al tempo della fondazione delle loro colonie VI-VII secolo A.C. Ciò potrebbe spiegare la presenza di sinonimi come Ellenico, Ellenica ed Ellanico, successivamente mutato in Aglianico, durante la dominazione Spagnola ( XV-XVI secolo) per i quali la "doppia l" pronunciata in italiano, suona "gli". Vi è anche un'ipotesi, che il nome del vitigno, derivi dal greco aglianos: chiaro e agliaia splendente. Quindi vini chiari e splendenti per distinguerlo da altri vini campani come Lacrima e Mangiaguerra, molto più scuri. Inoltre l'antica denominazione "glianico" potrebbe risalire allo spagnolo "llano - piano/pianura" da cui "uve del piano" e quindi "llano - piano/pianura" da cui "uve del piano" e quindi ("Vitigni d'Italia" Scienza, Calò, Costacurta). Uva che beneficia dei freddi autunnali per mantenere fragranza di profumi che rendono unico questo vitigno nel panorama vitivinicoloitaliano. I risultai più interessanti si sono ottenuti da viti secolari franco di piede su terre vulcaniche. |
Composizione del terreno |
Vitigno di grande adattabilità ai terreni collinari di origine prevalentemente vulcanica ma anche argillo-calcarei. Risultati eccezionali si ottengono interreni freschi, profondi, con un franco di coltivazioneampio e soffice sui pianori di Taurasi. |
Sistema di allevamento |
Raggiera all'avellinese,nei nuovi vigneti controspalliera a cordone speronato. |
Vendemmia |
Fine Ottobre, primi di Novembre, selezione in vigneto, raccolta a mano. |
Vinificazione |
Macerazione per circa 10 giorni,fermentazione parzialmente condotta anche con starter di lieviti autoctoni, malolattica svolta completamente. |