Regione |
Marche |
Nazione |
Italia |
Morfologia del territorio |
Pianura: 0%
Collina: 69%
Montagna: 31%
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Clima e terreno |
Il promontorio del Conero influisce moltissimo nel clima delle zone costiere. Nella parte settentrionale sopra il Conero le perturbazioni e i venti freddi provenienti da nord, rendono gli inverni molto rigidi. Nelle parte meridionale invece, riparata dal monte, salgono i venti caldi e umidi del sud, rendendo così l’inverno più mite e piovoso. La differenza tra l’inverno e l’estate si sente molto in questa Regione; difatti si hanno degli inverni decisamente freddi delle estati particolarmente calde. |
Storia |
Ancora prima dell’arrivo dei Romani, abitavano la Regione i Piceni, una popolazione di origine italica, nelle colline e i Galli Senoni confinati lungo il litorale costiero. Con le conquiste da parte dei Romani questa zona venne chiamata, conservando il nome dagli abitatori, Picenum. Ci vollero circa dieci secoli perché si potesse chiamare Marche. Nella lingua antica tedesca ‘Mark’ significa regione di confine. Difatti le Marche divennero zona di confine con il Sacro Romano Impero. I feudi che gli imperatori davano ai nobili da condurre di chiamavano marchesati, da cui presero il nome la Marca di Fano, la Marca di Camerino, la Marca di Ancona. Ecco spiegata la ragione del perché oggi pur essendo una singola regione, ha il nome al plurale. |
Prodotti tipici |
Nelle Marche si incontrano vigneti di verdicchio, dal quale si ottengono bianchi davvero interessanti. La DOC Verdicchio dei Castelli di Jesi è piuttosto vasta e il cuore della zona, dove il vino assume l’appellativo di “classico”, ricopre il 90% dell’area totale. Nella DOC Verchicchio di Matelica, meno estesa e caratterizzata da un territorio più marcatamente collinare ed elevato, si producono vini dotati di maggior carattere. |
Piatti tipici |
Tra i più rinomati antipasti si trova il ciauscolo o ciavuscolo, tipico del maceratese e del Piceno, un insaccato morbido di carne di maiale tritata, ben agliata, con sale e pepe, da spalmare sul pane fresco o abbrustolito, la coppa marchigiana, insaccato di maiale con pepe e noce moscata, il mazzafegato, insaccato di fegato e polmone di maiale insaporito con sale e spezie, detto anche salsiccia matta, da consumare cotta sulla brace pochi giorni dopo la produzione. Tra i primi piatti si possono ricordare i cappelletti, simili a quelli della Romagna ma con ripieno di arrosto di maiale, cappone bollito e midollo di bue, i ravioli con filetti di sogliola, ripieni di ricotta, prezzemolo, uova e noce moscata, serviti con un sugo di filetti di sogliola, i taglierini al ragù, i tortellini, ravioli giganti ripieni di ricotta, formaggio, spinaci ed erbe aromatiche. |
Vitigni a bacca rossa |
Barbera, Lacrima, Montepulciano, Pinot Nero, Sangiovese, Vernaccia Nera di Serrapetrona
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Vitigni a bacca bianca |
Biancame, Passerina, Pecorino, Trebbiano Toscano, Verdicchio Bianco
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DOCG |
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DOC |
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Esino
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I Terreni di Sanseverino
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Pergola
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San Ginesio
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Terre di Offida
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IGT |
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