Vitigno |
Vermentino |
Sinonimi |
carbesso o carbes, malvasia grossa, verlantin; in Franca è conosciuto come malvasia à fros grains e malvasie du Dourc. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Aromaticità |
Neutro |
Specie |
Alloctono |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Ultima decade di settembre. |
Produttività |
Abbondante e costante, perché difficilmente è soggetto alla colatura. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso principalmente in Liguria, Toscana e Sardegna, dove dà i risultati migliori nelle zone litoranee. |
Storia |
Non se ne conosce bene l'origine, per cui gli esperti stanno ancora valutando le varie ipotesi. Tra le varie origini presupposte vi è quella araba e quella spagnola, ma anche quella che lo vuole come derivante dal gruppo delle Malvasie. Questa ipotesi si avvale della grande ampiezza di questo gruppo, ma come per le altre non vi sono basi scientifiche, e gli appassionati fondano le loro teorie solo su scarse notizie consegnate dai vari personaggi storici. L'ipotesi araba sembra la meno verosimile, considerando l'avversione della religione musulmana verso i prodotti alcolici. Nell'origine spagnola invece si trova conforto nelle località geografiche in cui il vitigno è storicamente coltivato, che sembrano ricalcare gli spostamenti greci a partire dalla città di Massalia, l'antico porto Marsiglia da cui questo popolo organizzava molti traffici commerciali. L'antica Marsiglia è il punto migliore da cui diffondere il vitigno nelle isole e in Liguria. Gallesio invece descrive il vitigno come autoctono ligure, originario delle Cinque Terre con il nome di Piccabon o Piccabuon, vitigno utilizzato per la Vernaccia locale. In Sardegna invece il vitigno fa parte della storia recente, considerando l'assoluta mancanza di qualsiasi riferimento passato da parte dei vari studiosi locali, che mai lo hanno menzionato nei loro scritti. Questo escluderebbe la sua introduzione dalla Spagna, possibile solo durante la dominazione degli iberici nel Rinascimento. Nella zona dei Colli di Luni vi sono infine dei riferimenti fatti da Plinio, che però lo confondono con il Favorita ed il Pigato, non riuscendo però a dare nessuna certezza. Il vitigno è molto adattabile, ricalcando le caratteristiche delle Malvasie e rafforzando l'ipotesi di questa origine. Il Vermentino è aromatico, e fornisce ai vini profumazioni delicate ma molto decise, ed un'acidità naturale molto utile anche per l'invecchiamento. Il nome non corre in aiuto degli esperti, in quanto nemmeno gli etimologi sono riusciti a fornire certezze sulla sua origine. Forse deriva dal termine vermena, che nel Medioevo descriveva i ramoscelli giovani e sottili. Il Vermentino dei secoli precedenti veniva vinificato in molte tipologie, anche passito, mentre oggi ha trovato vinificazioni di alta qualità in purezza, quasi sempre vinificato nella tipologia secca. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: medio-grande, pentagonale, quinquelobata, con seno peziolare ad U più o meno largo ed a lira chiuso; seni laterali superiori a lira chiusa con bordi sovrapposti; seni laterali inferiori a lira chiusa; lembo piano o lievemente piegato a gronda; pagina inferiore setolosa o aracnoidea di colore verde chiaro, nervature sporgenti e verdi; pagina superiore glabra, di colore verde cupo e con nervature verdi; denti molto pronunciati irregolari, a margini convessi.
Grappolo: grandezza media o medio-grosso (lunghezza 15-20 cm), per lo più cilindrico ma anche piramidale, mediamente spargolo; peduncolo visibile, erbaceo, medio-grosso.
Acino: medio-grosso di forma regolare, sferoide a sezione trasversale circolare, con ombellico persistente, buccia pruinosa, mediamente consistente di colore giallo-ambrato [nella Favorita è totalmente giallo, con colore più ambrato] nelle annate a decorso climatico favorevole durante la maturazione, altrimenti il colore è giallo-verdastro; regolare distribuzione del colore; polpa succosa con succo incolore, di sapore neutro; pedicelli medi che si separano facilmente dall'acino di colore verde, con cercine evidente di colore verde; pennello medio. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il vino che si ottiene dal vermentino è dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Il profumo è fruttato e vegetale, e la struttura gustativa si basa su piacevoli note sapide e fresche, con morbidezza e sensazioni pseudocaloriche discrete e media struttura. |
Note |
Resistenza alle avversità: piuttosto sensibile alle gelate e brinate a causa del germogliamento un poco anticipato nella stagione; teme alquanto la peronospora e la tignola dell'uva, mentre è discretamente resistente all'oidio. |