Vitigno |
Marzemino |
Sinonimi |
berzemino, berzamino, marzemina d'Isera, marzemino gentile, berzamin. |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Fine settembre, primi di ottobre. |
Produttività |
Buona e costante. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso in Trentino e nelle vicine province lombarde e venete. In Vallagarina, in provincia di Trento, è attualmente diffuso soltanto il marzemino “gentile”, che trova ad Isera e Volano le aree più adatte per la propria coltivazione. |
Storia |
Viene coltivato anche in Veneto e in Sardegna con diversi sinonimi che rispondono anche a diverse specie. Il più conosciuto è quello veneto, da cui sembra siano stati poi prodotti nel corso dei secoli gli altri che si sono poi diffusi nelle altre regioni con i nomi di Bassamino, Barzemin Berzamino, Berzemino, Marzemina, Capolico e altri. Il 1825 venivano descritti 8 diverse varietà di Marzemino da Acerbi, questo ne fa un vitigno molto eclettico e difficile da interpretare. Questo fattore determina una grande incertezza sulla sua origine. Delle teorie lo vogliono importato in Trentino dalla Carinzia ad opera delle armate locali al soldo della Serenissima di Venezia. Altre lo vogliono proveniente dal Veneto, da dove provengono le prime testimonianze risalenti al 1553 ad opera di Ortensio Lando e Agostino Gallo, mentre nel seicento in Germania ci si riferiva al vitigno come Marzamino di Bassano del Grappa. Il nome sembra ricondurre al latino del Medioevo Marzerimen, quando il termine indicava granaglie di marzo ad indicare le bacche di piccole dimensioni. Ma questa teoria sembra non trovare conferme dalle dimensioni odierne dei chicchi. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: pentagonale (tendente al cuneiforme per il lobo mediano allungato); di media grandezza, trilobata con talvolta accenno a 5 lobi; seno peziolare a V con i bordi quasi sempre sovrapposti (ed a V più o meno aperto a lembo steso); seni laterali superiori ad U abbastanza pronunciati, seni laterali inferiori mancanti od appena accennati; pagina superiore glabra, opaca, di colore verde scuro con nervature verdi, tipicamente infossate; pagina inferiore grigioverde chiaro, feltrata, con nervature verdi, leggermente rossastre alla base; lembo bolloso, fortemente piegato a gronda, lobi contorti e revoluti; angolo alla sommità del lobo terminale un po' acuto; denti molto pronunciati, irregolari, a margini spesso quasi rettilinei, acuti, mucronati; nervature di 1°-2° ordine sporgenti. Avvertenza. In questo vitigno spicca nella piena estate il colore rosso violaceo di vari organi: tralci, peduncoli dei grappoli e piccioli; sulle foglie più vecchie si possono pure notare delle macchie rossastre, distribuite a mosaico, verso il centro della lamina.
Grappolo: lungo 18-20 cm circa, mediamente compatto, cilindro-piramidale con 1 o 2 ali; peduncolo semilegnoso, abbastanza grosso, di media lunghezza, rossastro.
L'acino: medio (mm 15-16), sferoide, di forma regolare, con ombelico persistente, sezione trasversale regolare; buccia molto pruinosa, piuttosto sottile, ma consistente, di colore blu-nero distribuito regolarmente; polpa un po' consistente, di sapore semplice; succo leggermente rosato; pennello piccolo e di colore rosso cupo; pedicelli mezzani, sottili, rosati per metà lunghezza, con cercine mediamente evidente, un po' verrucoso, di colore bruno. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Dal Marzemino si ottengono vini dal colore profondo, con una gamma olfattiva fruttata, elegante, con belle sfumature floreali di violetta. Al palato offre una bella alcolicità, con tannini levigati equilibrati da una bella sapidità. Può fornire anche vini leggere e frizzanti quando vinificati per questa tipologia, specialmente in Veneto dove viene vinificato anche dolce, nel Conegliano, per il Refrontolo Passito. In Trentino trova la sua terra favorita per le sue vinificazioni più importanti e strutturate, anche con sfumature balsamiche e speziate, con accenni di menta, mentre è raro nelle altre regioni. |