Storia |
Il Pinot Nero è uno dei vitigni più difficili e nobili al contempo. Difficile da coltivare perché molto delicato, e nobile perché riesce a dar vita a vini di estrema eleganza. Originario della Borgogna, dove viene vinificato in purezza ed effettua lunghi affinamenti in legno, in alcune zone del Friuli riesce ad ottenere ottimi risultati. A Torre Rosazza, le vigne più vicine all’Azienda (Ronco del Palazzo, appunto), sono coltivate a Pinot Nero, in modo da tenere costantemente sotto controllo la qualità delle uve e produrre un vino esemplare, uno dei Cru dell’azienda. |
Clima |
Altitudine: 190-250 m. s.l.m. |
Vendemmia |
Le uve vendemmiate a mano. |
Vinificazione |
Successivamente le uve vengono diraspate e poste in particolari vinificatori d’acciaio inox, dove il mosto rimane a macerare a contatto con le bucce per circa 5 giorni, a temperatura controllata. Separate le bucce dal mosto, viene completata la fermentazione alcolica sempre in recipienti d’acciaio. |
Affinamento |
Dopo la malolattica il vino viene posto in botti di rovere da 300 litri, dove permane per circa 2 anni. |
Abbinamento |
Ottimo sulla selvaggina di piuma, come quaglie, fagiani, anatre, ma anche con carni delicate come il capretto, agnello con verdure, vitello, pollo con i peperoni. |