Vitigno |
Teroldego |
Sinonimi |
teroldigo, teroldega, teroldico, tiraldola. |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Fine settembre, primi di ottobre. |
Produttività |
Buona e costante. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso esclusivamente nell’area denominata Campo Rotaliano, in provincia di Trento, dove sembra sia arrivato dalla vicina provincia di Verona dove, seppur raramente, si trova ancora sotto il nome di teroldico. |
Storia |
L'origine veronese è supposta perché attorno al Lago di Garda una volta si coltivava un'uva molto simile con il nome di Tirodola derivato dal sistema d'allevamento utilizzato per coltivarla, detto con le tirelle. La prime menzioni storiche certe compaiono nei lavori di Pollini e nel classico di Acerbi ai primi dell'ottocento, e poi successivamente negli Annali dell'Agricoltura del Regno d'Italia una volta unificata l'Italia, nel tentativo da parte del nuovo stato italiano di mettere ordine e di dare un'identificazione botanica a tutte le specie italiane. Nel 1894 comunque Mach riusci a dare una prospettiva esaudiente alla necessità di conoscere questo splendido vitigno che geneticamente trova delle similitudini con il grande Lagrein, il sontuoso Syrah e il Marzemino. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grande, pentagonale, un po' allungata, trilobata; seno peziolare a V-U chiudentesi; seni laterali superiori poco profondi, a V o U; seni laterali inferiori appena accennati; angolo alla sommità del lobo superiore retto; lembo un po' ondulato con i margini dei lobi rivolti in basso; pagina superiore glabra, liscia, verde; pagina inferiore sublanugginosa, di color grigio verde; nervature appariscenti, rosee alla base nella pagina inferiore; denti mediamente pronunciati, in doppia serie, acuti.
Grappolo: grandezza media e più, allungato, piramidale (raramente cilindrica), alle volte con due piccole ali; di media compattezza; peduncolo visibile, lungo, di medio spessore, legnoso fino alla prima ramificazione; pedicelli medi, sottili, verdi o rosso-violacei; cercine poco evidente, verrucoso, rosso vinoso; pennello piccolo, rossastro; separazione dell'acino facile.
Acino: medio (diametro trasversale mm 14,6), di forma sferoide o leggermente subrotonda, regolare; buccia spessa, coriacea, pruinosa, di colore blu nero; ombelico persistente; polpa succosa, di sapore semplice, dolce, acidulo. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il vino che si ottiene dal teroldego è di colore rosso rubino non molto concentrato. Il profumo è abbastanza intenso e fruttato, con tipici sentori di lampone e pepe. Morbido e dotato di media struttura, è piacevolmente equilibrato, con tannicità poco accentuata. |
Note |
Resistenza alle malattie: un po' sensibile alla peronospora ed all'oidio; l'uva va un po' soggetta al marciume negli autunni molto umidi. |