Vitigno |
Malvasia bianca |
Sinonimi |
malvasia. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Terza decade di settembre. |
Produttività |
Media o medio-elevata, generalmente presente anche a livello dei rami anticipati. |
Zone di coltivazione |
Il vitigno Malvasia Bianca si trova soprattutto nel sud Italia dove in genere viene vinificato assieme ad altre varietà. In Puglia si trova principalmente nella composizione della doc Leverano, dove è il vitigno principale per quattro tipi distinti di vino. Si trova infatti all’85% nel Leverano doc Malvasia, nel Bianco, nel Passito e nel Vendemmia tardiva. In Calabria, la Malvasia Bianca è presente fino al 50% nel Bivongi Bianco, doc della provincia di Reggio Calabria, ed è anche presente nel San Vito di Luzzi Bianco. |
Storia |
Il nome comune dei vari vitigni si deve al nome Monembasia, cittadella greca fortificata dell'antico impero bizantino da cui venivano importati a Venezia vini dolci identificati con il nome della città a partire dal Medioevo. Il Malvasia Bianca Lunga è conosciuto anche con il nome di Malvasia del Chianti in quanto parte del famoso taglio del Chianti che fu messo a punto nel 1870 dal Conte Benito Ricasoli insieme al Sangiovese, al Trebbiano e al Canaiolo. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: medio-grande, pentagonale, eptalobata; lembo spesso, con superficie bollosa, talora un po' increspata e spesso con depressioni alla base delle nervature principali; di colore verde scuro con nervature verdi (raramente rosate al punto peziolare); profilo piano; denti pronunciati a margini rettilinei; seno peziolare chiuso o con bordi leggermente sovrapposti, a V o a lira; i seni laterali superiori sono profondi, a lira con bordi sovrapposti; pagina inferiore glabra con nervature setolose (peli corti).
Grappolo: medio-grande, piuttosto allungato; cilindro-conico con 2-3 ali, generalmente compatto; peduncolo corto e robusto, verde.
Acino: grande, da sferoidale ad ellissoidale (diametro long./diam. equat. = 1.03); buccia pruinosa, di medio spessore ma consistente, di colore giallo verdastro, che diviene dorato o addirittura ambrato quando ben esposta al sole; polpa piuttosto consistente e aderente ai vinaccioli; a sapore intensamente aromatico, moscato, gradevolissimo; distacco dell'acino dal pedicello difficile. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Se ne ricava un vino leggermente sapido, non particolarmente aromatico e poco fresco. E' presente in diverse DOC dell'Italia Meridionale. |
Note |
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: generalmente poco suscettibile ad avversità e malattie, tranne che per una modesta tolleranza nei confronti dell'oidio; nettamente meno suscettibile del Moscato bianco alla muffa e al marciume, malgrado il grappolo altrettanto compatto, in parte grazie alla buccia dell'acino spessa e resistente. L'uva si mantiene sana a lungo sulla pianta, l'acino è ben aderente al pedicello. |