Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grande, pentagonale, quinquelobata; lobi ben sviluppati e profondi; seno peziolare a lira, seni laterali profondi, a lira chiusa, con bordi sovrapposti quelli superiori; gli inferiori poco accentuati, a forma di V, talora profondi e ad U, lobi revoluti, angolo alla sommità dei lobi superiori acuto; superficie del lembo liscia; pagina superiore di color verde carico, opaca, glabra; pagina inferiore lanuginosa, di color verde chiaro; nervature di 1° e 2° ordine appena aracnoidee nella pagina inferiore e di colore verde chiaro, sporgenti le nervature di 1°, 2° e 3° ordine; denti irregolari, acuti, qualche volta provvisti di mucrone, sviluppati.
Grappolo: grande, piramidale nella parte basale e con ali corte, cilindrica l'apicale con la punta ricurva ed espansa; serrato o mediamente spargolo; peduncolo visibile, erbaceo con sfumature rosse; pedicelli corti, mediamente robusti, verdi con cercine evidente di color verde; pennello corto; separazione dell'acino dal pedicello non troppo difficile.
Acino: piccolo, regolare, subrotondo; sezione trasversale circolare; ombelico persistente e prominente; buccia pruinosa di color verde giallastro, consistente; polpa succosa o appena croccante, sapore neutro. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
In genere il palato è amabile in gioventù, ma già dopo il primo anno si avvicina al secco. La struttura del corpo è leggera, a volte sapida e leggermente piccante. Chiaramente poco acidi, i vini del Coda di Volpe furono dapprima sperimenti con affinamento in legno, poi si decise per quello in acciaio, migliore e che lasciava inalterate le caratteristiche del vino, a differenza del rovere che invece tendeva a coprirle senza aggiungere migliorie. |