Vitigno |
Biancolella |
Sinonimi |
jancolella, janculillo, petit blanche. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Prima quindicina di ottobre. |
Produttività |
Molto scarsa. |
Zone di coltivazione |
Il vitigno è abbastanza diffuso in provincia di Caserta e Napoli, con grande concentrazione di superfici vitate ad Ischia. Oltre alla Corsica, il vitigno trova qualche estimatore tra i viticoltori in Sardegna, ma conserva ancora un ruolo del tutto marginale. |
Storia |
Nell'isola francese il vitigno viene allevato con il nome di Petite Blanche, e da qui sarebbe stato introdotto in epoche molto lontane nell'isola di Ischia, altra isola dove è molto coltivato e da dove provengono le prime notizie risalenti alla metà del XIX secolo, quando nel 1868 viene indicato da Guyot tra i più coltivati nell'isola campana e in quella francese, poi confermati da Di Rovasenda e Frojo descriveranno i vitigni coltivati ad Ischia. Bisognerà invece attendere il secolo successivo per avere una descrizione scientifica particolareggiata grazie a De Vermorel e Viala. Alcune fonti riferiscono di una sua iniziale introduzione in Corsica ad opera dei coloni greci del VII e VI secolo avanti Cristo, in particolare dall'isola di Eubea. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: di media grandezza, orbicolare, trilobata e meno spesso quinquelobata con i due lobi inferiori poco pronunciati, seno peziolare allargato ad U, seni laterali superiori molto stretti con bordi sovrapposti, seni laterali inferiori appena accennati; pagina superiore glabra, mentre quella inferiore è lanugginosa; lembo regolare con lobi revoluti, superficie del lembo quasi bollosa; angolo alla sommità dei lobi terminali acuto; nervature principali delle due pagine di color verde; margine dentato con denti irregolari, pronunciati a base piuttosto larga; nervature di 1°-2°-3° ordine sporgenti.
Grappolo: quasi cilindrico o piramidale con base larga per la presenza di qualche ala corta; peduncolo visibile, semilegnoso, grosso.
Acino: medio (diametro trasversale da 12 a 15 mm), sferoide, regolare ma più spesso irregolare per compressione; ombelico persistente e prominente; buccia pruinosa, di color verde paglierino distribuito irregolarmente, sottile, tenera; succo incolore; polpa succosa a sapore neutro; pedicello medio, verde; cercine evidente, verde; pennello di media lunghezza, giallo paglierino con riflessi verdastri; separazione del pedicello dall'acino facile. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
In purezza il vitigno si presenta con bei colori paglierini in cui spiccano belle sfumature verdoline. Il naso è piuttosto semplice , anche se vinoso e aromatico, con fiori e frutti bianchi. Nei prodotti migliori sfumano intense profumazioni di erbe aromatiche e a volte venature dolciastre di miele. Al palato risulta un prodotto fresco, bevibile e leggero, con alcune produzioni che offrono una bella sapidità di equilibrio. |
Note |
Negli abbinamenti il Biancolella è un buon vino a tutto pasto, ideale per i primi al pesce, i crostacei o i pesci saporiti come le alici. Ottimo anche con i frutti di mare, vongole e pesci di una certa importanza, ma trova compagnia in tavola anche con il formaggio non stagionato e la mozzarella. Il palato risulta secco, equilibrato. |