Casablanca Valley i numeri:
Casablanca Valley, a dispetto del nome che potrebbe trarre in inganno, è una zona vitivinicola del Cile, a circa un centinaio di chilometri da Santiago. La valle, che si allunga per una trentina di chilometri toccando la provincia orientale di Valparaiso, è famosa per la produzione di vini bianchi, in origine Chardonnay, Sauvignon Blanc.
La storia vitivinicola di Casablanca Valley ha inizio negli anni ottanta quando l'industria vinicola cilena visse una vera e propria rinascita. L'espansione dei vigneti alle porte della città di Casablanca, però, ha subito un stop a causa della mancanza di acqua per l'irrigazione, quindi la produzione è limitata.
I vini della Casablanca Valley sono particolari grazie all'influenza dell'Oceano Pacifico che si trova a soli 30 km da questa vallata. La Corrente di Humboldt contribuisce al raffreddamento dell'aria che va a sostituire i vuoti lasciati dall'aria calda che risale verso est. E' proprio il clima molto particolare di questa zona che garantisce le nebbie mattutine e un cielo nuvoloso per gran parte della giornata, a concedere alle uve bianche un maggior tempo per maturare. Questo gli permette di sviluppare una maggiore complessità di sapore, pur mantenendo acidi e zuccheri in perfetto equilibrio. Diverse case vinicole si stanno rivolgendo alla produzione vinicola di Casablanca Valley per reperire le uve destinate alla creazione dei loro vini più prestigiosi. La richiesta dei produttori di vini punta alle uve aromatiche come Gerwurtztraminer, Riesling, Viognir.
Informazioni su Casablanca Valley
Regione |
Casablanca Valley |
Nazione |
Cile |
Clima e terreno |
Casablanca è il distretto vinicolo cileno più giovane. Le morbide colline della zona non superano i 400 metri di altezza sul livello del mare ed i vigneti si estendono soprattutto nelle vallate o sui pendii più bassi. Il clima è caldo temperato con venti freschi provenienti dal mare che favoriscono una lunga maturazione dei vitigni bianchi della zona, Sauvignon Blanc, Chardonnay e Riesling. Per migliorare la situazione problematica dei terreni magri, di riporto, prevalentemente sabbiosi e con un drenaggio troppo veloce, si sono fatti grandi investimenti. Casablanca ha mediamente una resa per ettaro più bassa rispetto al resto del paese. |
Storia |
Furono a conquistatori spagnoli i primi a coltivare la vigna in Sud America e questa fu, forse, la loro unica buona azione. Probabilmente i primi vigneti furono piantati per soddisfare la propria sete, prima in Cile nel 1548 e, poi, in Argentina nel 1551. Già nel ‘500, Francisco Carabantes piantava vigneti vicino alla città di Concepción, sulla costa della parte centrale del paese. Si trattava di un vitigno di qualità piuttosto mediocre, País, che i conquistadores avevano portato con sé dalla Spagna. Probabilmente, è lo stesso vitigno che in Argentina viene chiamato Criolla e, in California, Mission. Tra il 1600 e il 1700, lo sviluppo della viticoltura fu rapido, assumendo grandi proporzioni. Dopo la liberazione dalla Spagna, nel 1850, s’importarono delle talee da Bordeaux, e grazie al fatto che questo avvenne prima che fillossera infettasse i vigneti europei, il Cile è oggi uno dei pochi paesi del mondo che non furono colpiti dall’afide. Inoltre, protetta dalle Ande est, dal deserto caldissimo e sabbioso a nord, l’Antartide a sud e l’oceano Pacifico a ovest, il Cile non corre neanche in futuro il rischio di essere infettato dalla fillossera. Le viti, infestate su piede franco, sono più longeve di quelle innestate su piede americano. |
Prodotti tipici |
La valle produce ottimi vini Sauvignon Blanc, ma il vitigno più diffuso è lo chardonnay, che dà un vino non particolarmente interessante ma molto richiesto. |
Piatti tipici |
Se la patata è regina indiscussa, non scherzano gli altri prodotti della terra come la manioca, di cui si mangia il tubero, e naturalmente i pomodori. Benché alla base della dieta europea, lo xitomatl – questo il nome con cui gli Aztechi chiamavano il frutto rosso – è infatti nativo di queste terre ed è stato portato nel Vecchio continente solo a metà Cinquecento dal condottiero spagnolo Hernán Cortés. Ogni popolo che è passato da queste terre (secondo alcuni studiosi orientali i Cinesi giunsero in America meridionale mille anni prima di Colombo) ha portato i suoi piatti, che qui sono rimasti vivi nella tradizione al contrario di quanto è spesso accaduto nei Paesi d’origine. Non stupisce quindi che ogni visitatore trovi in Sudamerica un pezzo della propria cultura. |
Vitigni a bacca rossa |
Merlot, Pinot Nero, Syrah
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Vitigni a bacca bianca |
Chardonnay, Sauvignon
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