Vitigno |
Nero d'Avola |
Descrizione |
Il Nero d’Avola è il più importante vitigno a bacca rossa siciliano. Questo vitigno dà vita a un vino molto strutturato, elegante e raffinato, dagli incredibili profumi.
Fino a qualche anno fa il Nero d’Avola era conosciuto sotto il nome di Calabrese non perché provenisse da quella regione, ma perché nel dialetto siciliano significa di Avola.
Noto sin dal 1500, questo vino prodotto principalmente ad Avola in provincia di Ragusa, si distingue per un bouquet seducente di frutta come frutti di bosco, ciliegie e prugne e di fiori secchi con note dolci speziate.
Le foglie del vitigno Nero d’Avola sono di grandi dimensioni, di forma circolare, mentre il grappolo dalla forma conica presenta acini di medie dimensioni dalla forma di ellisse e una buccia di colore blu scura.
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Sinonimi |
calabrese, calabrese nero, nero d'Avola, calabrese d'Avola, calabrese pizzuto. |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Diffusione originale |
Autoctono |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Primi quindici giorni di settembre. |
Produttività |
Media e regolare. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso soprattutto nella Sicilia orientale (Pachino e Noto) e in quella occidentale (agrigentino, marsalese e palermitano). |
Storia |
Origine incerta anche se il suo sinonimo Calabrese ne suggerisce una provenienza dalla Calabria, in verità non certificabile in quanto il vitigno viene coltivato in Sicilia da moltissimi secoli. È conosciuto anche con i sinonimi Calabrese d'Avola, Calabrese nero, Calabrese pizzutello e Calabrese dolce. In altre versioni sull'etimologia della parola Calabrese si fa riferimento ad un'errata interpretazione dal dialetto isolano del termine calaurisi, dalle parole calea, con il significato di uva, e aulisi, ad indicare la provenienza da Avola, in provincia di Siracusa. Un'altra interpretazione vuole l'utilizzo del termine calabrese per ragioni puramente commerciali in quanto fino al settecento, ovvero fino all'avvento del Marsala, i vini provenienti dalla Calabria erano molto rinomati e più facilmente vendibili all'estero, specialmente in Francia. Dalla fine dell'ottocento comunque i vini siciliani avevano già avuto modo di farsi conoscere e in particolare quelli vinificati dal Nero d'Avola nell'attuale provincia di Siracusa, specificatamente dal territorio di Pachino. Questi erano molto in voga e apprezzati specialmente dai cugini d'oltralpe. Nei secoli precedenti il Nero d'Avola fu utilizzato invece questi esclusivamente per il taglio. Dopo una lunga gestazione di vini in purezza , a cominciare dagli anni settanta del novecento, il Nero d'Avola assunse il carattere odierno, con una produzione di ottimi vini di livello internazionale. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grande, orbicolare, intera; seno peziolare a lira chiusa o aperta, talora anche a lira chiusa con bordi sovrapposti; lobo apicale piano; angolo alla sommità dei lobi terminali, ottuso; pagina superiore di colore verde-cupo, superficie del lembo ondulata, spessa, opaca e glabra; pagina inferiore di colore verde-chiaro, aracnoidea; nervature verdi, superiormente ed inferiormente; nervature inferiori di I e II ordine aracnoidee, sporgenti quelle di I e II ordine; denti irregolari; poco pronunciati e mucronati; a margini irregolari ed a base larga.
Grappolo: medio, conico, alato (con un'ala), spesso composto, di aspetto medio; peduncolo visibile, semi-legnoso, grosso; pedicello medio, verde; cercine evidente, verde; pennello corto, facilmente separabile dall'acino.
Acino: medio, ellissoide od ovoide, regolare, a sezione trasversale regolare (circolare); buccia color bluastro, regolarmente distribuito; pruinosa, di medio spessore e coriacea; ombelico prominente; polpa succosa, a sapore semplice; succo incolore. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Fornisce vini di grande struttura, potenti, dagli aromi profondi e la capacita di invecchiamento in legno. Il colore fornito al vino è un bel rubino intenso con sfumature violacei che tendono al granato con l'invecchiamento. La gamma olfattiva spazia in complessità dalla viola alle spezie dolci come la liquirizia e chiodi di garofano. La fase fruttata comprende le more, i lamponi, le prugne secche, le ciliegie e il ribes nero. Con l'invecchiamento assume sempre più sfumature di cioccolato e aromi terziari di cuoio e tabacco. |