Vitigno |
Nebbiolo |
Sinonimi |
Chiavennasca, Nebiola, Nebbiolo del Piemonte, Nebbiolo di Carema, Nebieul, Nebieu, Spanna, Picoutener |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Aromaticità |
Neutro |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Tardiva, da metà a fine ottobre. |
Produttività |
Un po' incostante. Se la primavera decorre favorevole (non fredda e non piovosa), la produttività è abbastanza buona, se invece l'annata decorre sfavorevole la produzione risulta scarsa, perché il "Nebbiolo Lampia" va soggetto alla filatura dei grappolini fiorali ed alla colatura dei fiori. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso in aree ben delimitate, piemontesi, lombarde e valdostane. |
Storia |
Le prime notizie di questo vitigno risalgono al 1300. Il nome nebbiolo secondo alcuni deriverebbe da “nebbia”, in quanto i suoi acini sembra no quasi annebbiati dall’abbondante pruina; secondo altri invece il nome sarebbe in relazione alla tardiva maturazione dell’uva, che obbliga sovente a vendemmiar la al tempo delle nebbie autunnali. Un’ultima, più antica, versione farebbe derivare il nome nebbiolo da “nobile”, poiché questo vitigno fa vino “generoso, gagliardo e dolce”. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grandezza media o grande: cm 15-18; di forma tra il pentagonale e l'orbicolare; le foglie dei nodi intermedi sono, in genere, trilobate; quelle dei nodi basali tendono al pentalobato, mentre le foglie della punta del germoglio e delle femminelle sono quasi intere; seno peziolare a V aperto, con lati concavi, od a U, meno spesso a lira; seni laterali superiori ad U o a lira, inferiori a V e appena accennati; pagina superiore glabra, leggermente vescicolosa, di color verde bottiglia opaco, con nervature di colore verde-chiaro, sfumate in rosa nel punto di inserzione al picciolo; pagina inferiore aracnoidea, di colore verde chiaro; nervature 1a-2a-3a cotonose e di colore verde chiaro, con sfumature rosee nel punto di inserzione al picciolo; dalla quarta in poi, le nervature non sono più sporgenti; lembo piano, abbastanza sottile, con lobi piani o leggermente involuti; angolo alla sommità del lobo mediano pressoché retto; nei lobi laterali acuto; dentatura di media grandezza, irregolare, acuta, con base di media larghezza.
Grappolo: grandezza media o grande (lunghezza cm 18-20); di forma piramidale-allungata; alato, un po' compatto; presenta spesso un'ala alquanto sviluppata che in alcuni casi assume quasi l'aspetto di un secondo grappolo; peduncolo di lunghezza media o meno (cm 4-5), semilegnoso nella prima metà; pedicelli un po' corti, di media grossezza, colore verde chiaro con cercine non molto evidente, dello stesso colore e pochissimo verrucoloso; pennello di media grossezza e lunghezza, colore giallino.
Acino: grandezza media (mm 12-14), rotondo ma con tendenza all'ellissoide, sezione trasversale circolare, ombelico persistente, buccia molto pruinosa, sottile ma resistente e tannica; colore violaceo scuro, ma che per la pruina appare quasi grigio; polpa succosa di sapore semplice, dolce, acidula, astringente, succo incolore. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Dal nebbiolo si ottengono dei vini molto longevi, dal colore rosso rubino, presto tendente al granato con sfumature aranciate. Il profumo è molto intenso ed elegante, con sentori di prugna e viola, speziato con sentori di sottobosco e funghi, etereo, arricchito da note di goudron dopo l'invecchiamento. Con questo vitigno si ottengono dei vini importanti ed austeri, che all'esame gustativo esprimono sapore pieno, caldo, tannico e di grande persistenza aromatica. |
Note |
Resistenza alle malattie: alquanto sensibile all'oidio, ma abbastanza resistente alla peronospora. Nelle annate ad autunno molto piovoso può soffrire per attacchi di Botrytis. Come tutti i veri "Nebbioli" è piuttosto sensibile agli sbalzi di temperatura, e preferisce località di collina bene esposte al sole, affinché la maturazione arrivi a bene completarsi, ma non eccessivamente aride. Per questo s'adatta bene in località elevate e anche quasi montane, purché bene soleggiate e riparate dai venti freddi. |