Vitigno |
Schioppettino |
Sinonimi |
ribolla nera, pocalza. |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Aromaticità |
Neutro |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Ottima |
Maturazione |
Primi giorni di ottobre. |
Produttività |
Buona e abbastanza costante. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso soprattutto a Cividale del Friuli e nelle sue vicinanze. |
Storia |
Lo Schioppettino è una varietà autoctona rossa del Friuli, forse nativa della zona tra Prepotto e la Slovenia, a ridosso del confine nazionale. Se ne ha una prima testimonianza in un documento del 1282 riguardante una cerimonia nuziale tra nobili del luogo. Il suo forte declino si è avuto con la famosa epidemia di fillossera, alla metà dell'ottocento. Da allora, nonostante i numerosi incentivi dei governi locali per un reimpianto del vitigno, i produttori friulani hanno continuato a preferire l'importazione di varietà francesi invece di difendere la propria identità zonale. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: media, pentalobata, pagina superiore glabra.
Grappolo: piuttosto grande, cilindrico, allungato, con una o due ali ben evidenti, mediamente serrato.
Acino: sub-rotondo o quasi ellissoide; buccia di colore blu-nero, pruinosa, piuttosto spessa, resistente. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Da giovani sono vini freschi, che esprimono un fragrante profumo di frutti di bosco, quali more, lampone e mirtilli per poi evolvere grazie ad una buona acidità verso sensazioni più lievi di bouquet con un naso floreale e la violetta in primo piano seguita da aromi più decisi di muschio. In genere sono vini colorati, scuri, ma poco alcolici, comunque dotati di un buon corpo vinoso e una struttura tannica leggera. |
Note |
Il nome schioppettino, con ogni probabilità, si deve al fatto che il vino, di alta acidità fissa, imbottigliato giovane, completava la fermentazione in bottiglia, diventando leggermente frizzante, dando l’impressione che l’anidride carbonica scoppiettasse. Da qui il suono, quasi onomatopeico, di “schioppettino”. |