Vitigno |
Pecorino |
Sinonimi |
arquitano, promotico, vecià, vissanello, pecorino di Osimo, moscianello. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Vigoria |
Medio-Buona |
Maturazione |
Prima metà di settembre. |
Produttività |
Media e non sempre costante. |
Zone di coltivazione |
E' diffuso soprattutto nelle Marche, ma si trova anche in Abruzzo, Umbria, Lazio e, in minima parte, Toscana e Liguria. |
Storia |
Nonostante la sua origine sia data ancora per incerta, si hanno delle testimonianze scritte su questo vitigno già a partire dal II secolo avanti Cristo quando fu descritto da Catone il Censore genericamente insieme ai Grechetti della zona. Il suo nome attuale invece deriva dalla transumanza dei pastori della zona verso la Puglia che sembra usassero portare questo vino con loro. Con il nome del formaggio di pecora allora veniva indicato anche questo vino che arrivava con i pastori. Era molto coltivato infatti non solo nella sua zona d'origine, ma anche nel Lazio e nella Puglia che decisero di allevarlo per le sue buone qualità fino ai primi del novecento. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: media grandezza o meno, orbicolare, intera o trilobata; seno peziolare a lira chiuso e anche con bordi sovrapposti; seni laterali superiori a V aperti o semi-chiusi, poco profondi; seni laterali inferiori mancanti o appena accennati. Pagina superiore glabra, verde carico; pagina inferiore glabra; lembo leggermente a gronda, con superficie leggermente bollosa; lobi ondulati con angoli terminali alla sommità generalmente retti. Nervatura principale sulla pagina inferiore verde o leggermente sfumata di rosa, glabra. Dentatura mediamente regolare, in 1, 2 o 3 serie, con denti di media grandezza, a margini parte rettilinei, parte leggermente concavi, a base stretta.
Grappolo: media grandezza o quasi piccolo, cilindrico o cilindro-conico, alcune volte alato, semi-serrato o semi-spargolo per leggera colatura; peduncolo di media lunghezza o quasi lungo, esile, semilegnoso; pedicello di media lunghezza, esile, verde; cercine mediamente evidente, di media grossezza, verde; pennello piccolo, verde-giallastro.
Acino: medio o quasi piccolo, sferico; buccia sottile e mediamente consistente, giallastra, alcune volte screziata di marrone, mediamente pruinosa; ombelico appena evidente; polpa sciolta e a sapore semplice; separazione dell'acino dal pedicello mediamente resistente. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
I vini hanno colore paglierino tendente all'ambra, di buona freschezza ed acidità. Nell'impianto olfattivo si possono distinguere le mele renette con speziature di cannella e liquirizia, e in alcune vinificazioni più indovinate anche sentori floreali di ginestra e gelsomino. Ottima la struttura, la sapidità e la mineralità che devono essere attentamente bilanciate per dare il giusto equilibrio al vino specie nella giovinezza. |
Note |
Resistenza alle avversità: meteoriche: molta; alle malattie crittogamiche: molta alla peronospora e all'oidio, media al marciume dell'uva. |