Storia |
Si tratta di un vitigno antichissimo, tra i primi a comparire in Italia, la cui introduzione si deve presumibilmente all'arrivo delle prime colonie greche databili intorno al VII secolo avanti Cristo, origine tipica per i vitigni del Meridione. Lo storia del vitigno si associa a quella dei Nerelli di cui è molto simile e con cui condivide anche l'area geografica di maggior interesse, tanto che si ritiene essere stato usato in antichità per la produzione dei nobili ed aristocratici Mamertinum che i Romani apprezzavano particolarmente nelle gradi occasioni, come la vittoria che permise a Giulio Cesare di conquistare tutta la Gallia. La sua immensa qualità era conosciuta già allora e oltre ai Marmetinum veniva quasi sicuramente impiegato anche per un altro grande del passato, lo Zancle. Nella sua zona di produzione originaria si può respirare questa antica aria in alcuni vigneti secolari, con ceppi datati in centinaia di anni. Inoltre in passato il vitigno era molto più coltivato, ad indicare ancora una volta il suo utilizzo per la produzione di antichi vini. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: media, orbicolare, trilobata (spesso si notano i lobi inferiori appena accennati); seno peziolare a V stretto; seni laterali superiori a V aperto o a lira; seni laterali inferiori mancanti, in genere, se presenti sono a V piuttosto aperto; lobi marcati, piani; angolo alla sommità dei lobi terminali acuto; pagina superiore di colore verde-cupo, superficie del lembo liscia, opaca, glabra; pagina inferiore di colore verde-chiaro, glabra. Nervature verdi, superiormente ed inferiormente; nervature inferiori di 1° e 2° ordine glabre; denti regolari, pronunciati; a margini da un lato concavi e dall'altro convessi.
Grappolo: medio, lungo 18 cm circa, piramidale, con un'ala, di aspetto spargolo; peduncolo visibile, erbaceo, sottile; pedicello lungo, verde; cercine poco evidente, verde; pennello medio, rosa, di difficile separazione dall'acino.
Acino: medio, di forma intermedia, fra l'ellissoide e l'obovoide, più vicino a quest'ultima, con sezione trasversale regolare (circolare); buccia di colore nero-bluastro, regolarmente distribuito, poco pruinosa, di media consistenza; ombelico non persistente; polpa succosa e molle, di sapore semplice e aspretto, succo incolore. |