Storia |
Il nome tutt'oggi utilizzato deriverebbe dal termine latino muscus per descrivere il caratteristico aroma di muschio del vino affinato, secondo lo stesso Acerbi e Mameli. Questo fa presupporre che il vitigno era conosciuto già ai Romani anche se non si può stabilire se essi lo ereditarono dai Fenici o lo introdussero da altre zone. Prendendo per buona questa ipotesi, si dovrebbe pensare che il Nasco fosse già presente nell'Isola in epoca romana, o almeno sia stato introdotto proprio dai Romani, nella zona portuale di Karalis. Bisogna anche citare il Seletti secondo il quale il Nasco fosse un vitigno a bacca scura, descrizione questa, fatta anche da Moris che lo assimilava al Girò, al Monica e al Bovale. Ma le testimonianze dell'ottocento riferiscono che il Nasco fu considerato tra i grandi vini dell'isola all’Esposizione Universale di Vienna del 1873. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: media grandezza, orbicolare, quinquelobata; seno peziolare a U aperto, mediamente profondo; seni laterali superiori a U chiusi o semi-chiusi, mediamente profondi, seni laterali inferiori a V aperti, mediamente profondi; pagina superiore di colore verde ordinario; pagina inferiore glabra; lembo leggermente ondulato, con superficie rugosa, lobi involuti, angolo alla sommità ottuso quello centrale e retto quelli laterali; nervature principali sulla pagina inferiore di colore verde, setolose; dentatura regolare, in 1 o 2 serie, con denti quasi grandi, a margini rettilinei o leggermente curvilinei, a base stretta.
Grappolo: media grandezza, semi-serrato o semi-spargolo per leggera colatura, cilindro-conico, spesso alato e anche piramidale, rachide verde leggermente sfumato di rosa pallido, peduncolo di media lunghezza o corto, di media grossezza, semi-legnoso o erbaceo; pedicello di media lunghezza, esile verde; cercine poco evidente, verde; pennello esile, allungato, verde-giallastro.
Acino: media grandezza, rotondo o sub-rotondo, sezione trasversale regolare; buccia sottile e quasi tenera, di colore giallo-dorato, spesso con screziature marrone, mediamente pruinosa, ombelico appena evidente; polpa sciolta o quasi molle, a sapore neutro; separazione dell'acino dal pedicello regolare. |