Storia |
Il primo documento che cita il Famoso è rappresentato da una tabella del dazio comunale di Lugo di Romagna (Ravenna), datata 1437. Nel XIX secolo, diversi documenti ne testimoniano la presenza sulle colline di Cesena, dove veniva utilizzato anche per la produzione di uva da tavola. Il Novecento vede invece una notevolissima contrazione che lo portò in un secolo al limite dell’estinzione. Nel 2000 venne individuato in due vecchi filari sulle colline di Mercato Saraceno (Forlì-Cesena), il cui proprietario lo indicava, per l’appunto, con il nome “Famoso”. Oggi è prodotto in piccoli appezzamenti da produttori che hanno visto in questo vitigno un patrimonio di aromi e di biodiversità da valorizzare. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: cuneiforme, trilobata o quasi intera, con seno peziolare a V, da aperto a molto aperto e seni laterali superiori a V, a volte appena accennati; sulla pagina inferiore sono presenti alcuni peli coricati, con densità leggera; denti irregolari, alcuni con lati rettilinei, altri convessi.
Grappolo a maturità industriale: medio, corneo, spesso con un'ala, tendenzialmente spargolo.
Acino: medio, troncovoide, con buccia di colore verde-giallo abbastanza spessa e consistente, e con pruina da leggera a media; polpa abbastanza consistente, dal sapore dolce e leggermente moscato. |