Graziano Merotto nasce qui, a Col San Martino, un borgo rurale tra prati e pendii ancora lontano dai fasti che avrebbe raggiunto diventando fulcro della futura produzione di bollicine. Graziano proviene da una famiglia di agricoltori votata alla produzione del vino e cresce con un progetto che ora definiremmo visionario, ma che all’epoca era considerato audace: conferire dignità al Prosecco, dando l’avvio a una ricerca pluriennale basata sulla vinificazione a fermentazione naturale.
Le mani danno forma a ogni spazio, sono radice e volontà. Nel ripetere gesti antichi trattengono segreti altrimenti dimenticati, e li ripropongono secondo uno stile e una personalità contemporanei. "perché le mani raccontano, come gli sguardi e i silenzi. Nelle mani, come nei tronchi degli alberi, si leggono le linee e le curve di un’esistenza. La dolcezza, la fatica, le sofferenze, il solco delle cose con cui siamo venuti in contatto, che ci hanno caratterizzato, insinuandosi tra le pieghe e oltre" (tratto dal libro: Me la ricordo come una giornata felice)
Graziano Merotto

Anno di avviamento
1936
Enologo
Mark Merotto
Bottiglie prodotte
610.000
Ettari
45
Tipo di coltivazione
Agricoltura non biologica
Posizione
Via Scandolera, 21 - Col San Martino di Farra di Soligo (TV)

Veneto
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