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Giodo

Giodo La Quinta 2020

Rosso fermo

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Altre annate:

2018
Disponibilità immediata Ultime 1 bottiglie rimaste
Denominazione Toscana IGT
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Area Toscana (Italia)
Vitigni 100% Sangiovese
Affinamento 12 mesi in tonneaux da 500 l e legni grandi da 2.500 l, seguiti da passaggio in cemento.
Altre annate 2018
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Dettagli

Profumo

Profumo

Registro olfattivo orientato su profumi di more e prugne, fiori rossi, macchia mediterranea e lunga scia balsamica.

Colore

Colore

Rosso rubino pieno.

Gusto

Sapore

Bocca segnata da fresca scia sapida e da tannini grintosi. Lunga la persistenza su ricordi di spezie fini.

Servire a:

16 - 18 °C.

Longenvità:

10 - 15 anni

Tempo di decantazione:

1 ora

Vini Rossi Corposi e Molto Maturi

Abbinamenti

Carne
Selvaggina
Formaggi
Formaggio stagionato
Maiale

Produttore
Giodo
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 2002
  • Enologo: Carlo Ferrini
  • Bottiglie prodotte: 11.000
  • Ettari: 6
Carlo Ferrini ha le mani sempre impegnate: come grande enologo, consulente in brillanti cantine sparse per lo stivale, e dal 2004 anche in veste di produttore vinicolo. La sua carriera costellata di successi inizia negli anni Ottanta come responsabile tecnico del Consorzio del Gallo Nero, dove comincia un intimo dialogo con il Sangiovese che non ha più interrotto.

Dopo 10 anni arriva il momento di spiccare il volo come wine maker, si parte da Montalcino da dove conquista i favori della critica di tutto il mondo, per poi muoversi in ogni angolo significativo dell’Italia vitivinicola. Mentre contribuisce a tenere alto il mito di perle dell’enologia nostrana come i vini di Castello del Terriccio nel pisano, quelli di Tenuta San Leonardo in Trentino o nella solare Sicilia con Tasca d’Almerita (ne citiamo solo alcuni perché la lista è molto condita), matura l’idea di “metter su” vigna facendo ricadere la scelta su Montalcino, da dove la sua professionalità è esplosa, per poi estendersi con qualche appezzamento anche all’amatissimo Etna.

Giodo è un solido progetto con 5 ettari complessivi, dove l’enologo-produttore può esprimere la sua capacità, questa volta senza filtri, nel lieu-dit di Sant’Angelo, posto nel versante sud-est della denominazione, a 300 metri di altitudine. Qui alleva viti di 10 diversi cloni di Sangiovese, di 12 anni di età, con la copiosa densità di 6600 ceppi/ha; smentendo chi lo accusa di far uso smodato di barrique, vinifica solo in tonneau, un tipo di botte che reputa perfetta per mantenere il tratto garbato dei suoi vini. Il risultato nel bicchiere è sorprendente, in primis con il Brunello Giodo (dal nome di mamma Giovanna e papà Donatello), e per l’ottimo prodotto siciliano, quest’ultimo realizzato da impianti di 80 anni d’età, coltivati a 950 metri slm. Unica pecca, il numero esiguo di bottiglie prodotte, che renderà ancora più appetibili dai collezionisti questi meravigliosi campioni.
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Nome Giodo La Quinta 2020
Tipologia Rosso fermo
Classificazione Toscana IGT
Annata 2020
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Vitigni 100% Sangiovese
Nazione Italia
Regione Toscana
Produttore Giodo
Ubicazione Montalcino (SI)
Clima Altitudine: 300 m. s.l.m. Esposizione: Sud-Est.
Composizione del terreno Medio impasto ricco di scheletro.
Sistema di allevamento Cordone speronato
N. piante per ettaro 6600
Resa per ettaro 50 q.
Vinificazione 7 giorni di fermentazione alcolica in tini d’acciaio, e 12 giorni di contatto con le bucce.
Affinamento 12 mesi in tonneaux da 500 l e legni grandi da 2.500 l, seguiti da passaggio in cemento.
Acidità totale 6.1
Allergeni Contiene solfiti