Descrizione
In passato il vino di visciola veniva prodotto per rendere più gradevoli vini robusti e tannici. Il Duca Federico da Montefeltro, secondo il suo biografo e libraio di fiducia Vespasiano da Bisticci, “quasi non beveva vino se non de ciriege o de granate”. In seguito venne considerato un vino da donna, da omaggiare al gentil sesso per i suoi profumi, la sua morbidezza e la sua rotondità. Oggi viene considerato vino da meditazione, da assaporare e degustare in compagnia, ritrovando sapori perduti. Si chiama visciolato o più frequentemente vino di visciole.
Awards

Profumo

Colore

Sapore
Servire a:
14 -16 °C.
Longenvità:
10 - 15 anni

- Anno di avviamento: 1984
- Enologo: Attilio Pagli
- Bottiglie prodotte: 2.500.000
- Ettari: 142


Nome | Velenosi Querciantica Vino e Visciole Selezione L 0,50 |
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Tipologia | Rosso passito dolce aromatizzato |
Classificazione | VdT |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 14.5% in volume |
Vitigni | 80% Lacrima |
Nazione | Italia |
Regione | Marche |
Produttore | Velenosi |
Vinificazione | Per realizzare il nostro vino e visciole utilizziamo un’antica varietà di ciliegia selvatica ( Prunus cerasus ) dal colore rosso scuro e dal sapore acidulo. Le visciole vengono raccolte nelle prime settimane di Luglio e vengono messe a macerare, in parte intere e in parte schiacciate, con lo zucchero; si innesca così una fermentazione che, lentamente, porta allo sciroppo finale, morbido e profumato. Questo prodotto viene fatto decantare per alcuni giorni e successivamente filtrato. Otteniamo così uno sciroppo dalla concentrazione zuccherina molto elevata, che viene incorporato al vino ( Lacrima ) innescando una rifermentazione che amalgama le due identità ( vino e sciroppo ). La fermentazione viene arrestata a circa 14% di alcol in volume, con un residuo zuccherino che assicura la piacevolezza. |
Zuccheri residui | 140.0 |
Allergeni | Contiene solfiti |