Dettagli
Servire a:
10 - 12 °C.
Longenvità:
05 - 10 anni

Abbinamenti
Pesce
Formaggi
Pollame
Pesce magro
Produttore
Le Coste
Da questa cantina
- Ettari: 30
L’azienda agricola Le Coste nasce da un progetto che parte da zero, mosso da grande passione e voglia di rivalutare un territorio magnifico. L’inizio coincide con l’acquisto nel febbraio 2004 di un terreno di tre ettari a Gradoli in località « Le Coste », in stato d’abbandono da piu` di vent’anni, una volta un "giardino" coltivato a vite ed ulivi.
Oggi l’azienda e` cresciuta e si estende su più di 30 ettari, 7 di vigna piantata da noi in questi 15 anni, 3 di vecchie vigne in affitto dal 2005 (40/60 anni), 4 di uliveto, 2 di prato da pascolo, 1 di bosco, 4 ettari di vecchie terrazze, oggi macchia selvatica, ma col progetto futuro di ripulirle per riproporre, come era una volta, sistemi promiscui di coltivazioni e l'allevamento di varieta` locali di animali da carne e da latte.
L'azienda agricola Le Coste si trova a Gradoli, in provincia di Viterbo, al confine con la Toscana e con l’Umbria, a 40 km dalla costa tirrenica e a circa 140 km a nord di Roma. E` situata in collina, a più 450 metri s.l.m., sopra il lago di Bolsena, di recente formazione vulcanica (circa 1 milione di anni fa). I terreni sono composti maggiormente da un suolo sciolto, lapilloso, tufaceo, ricco di sostanze minerali e ferrose, che può cambiare lievemente nella struttura e composizione da una particella all’altra, risultato della lunga eruzione piroclastica che ha creato differenti stratificazioni a seconda dell’altitudine e dell’esposizione.
Su tutta la proprietà si pratica un';agricoltura "naturale", certificata biologica, rispettosa dei principi della biodinamica, ma soprattutto sensibile al rispetto della natura, tesa al raggiungimento di un equilibrio naturale che in ogni caso la pratica di una cultura intensiva perturba. A tal fine favoriamo un'agricoltura promiscua: vite, ulivi, alberi da frutto, bosco, prato e seminativo.
Titolari e fulcro di questo progetto sono:
- Clementine Bouveron, nata in Francia, diplomata in viticultura ed enologia a Macon, laureata alla scuola enologica di Bordeaux, ingegnere agronomo. Appassionata di agricoltura sin da giovane, amante del vino e della cucina, durante e dopo gli studi ha fatto varie esperienze presso viticultori francesi, quali Bruno Schueller, Gérald Oustric, domaine de Trevallon, Dominique Hauvette, Thierry Allemand. Ormai da quasi 20 anni lavora a tempo pieno in azienda, ama stare nelle vigne, si occupa di tutto ciò che riguarda le piante e gli animali.
- Gian Marco Antonuzi, laureato in legge, sommelier e appassionato di vino sin da giovanissimo, ha fatto varie esperienze in Francia cercando di capire meglio cosa ci fosse dietro una bottiglia di vino, innamorandosi completamente di tutti quei fattori che determinano la produzione di un vino fatto solo con l’uva. Ha lavorato per quattro stagioni in Francia, cominciando con Schueller in Alsazia, poi Didier Barral in Languedoc, Dard e Ribo nella Valle del Rodano, facendo una vendemmia in Beaujolais con Jean Paul Thévenet e Marcel Lapierre. Finisce l’esperienza nel 2005 lavorando in cantina per Philippe Pacalet, in Borgogna, quando già il progetto Le Coste era partito. Ostinato bevitore, appassionato di trattori e di terra, si occupa perlopiù di fare il vino e della gestione del suolo. Scopri di più
Oggi l’azienda e` cresciuta e si estende su più di 30 ettari, 7 di vigna piantata da noi in questi 15 anni, 3 di vecchie vigne in affitto dal 2005 (40/60 anni), 4 di uliveto, 2 di prato da pascolo, 1 di bosco, 4 ettari di vecchie terrazze, oggi macchia selvatica, ma col progetto futuro di ripulirle per riproporre, come era una volta, sistemi promiscui di coltivazioni e l'allevamento di varieta` locali di animali da carne e da latte.
L'azienda agricola Le Coste si trova a Gradoli, in provincia di Viterbo, al confine con la Toscana e con l’Umbria, a 40 km dalla costa tirrenica e a circa 140 km a nord di Roma. E` situata in collina, a più 450 metri s.l.m., sopra il lago di Bolsena, di recente formazione vulcanica (circa 1 milione di anni fa). I terreni sono composti maggiormente da un suolo sciolto, lapilloso, tufaceo, ricco di sostanze minerali e ferrose, che può cambiare lievemente nella struttura e composizione da una particella all’altra, risultato della lunga eruzione piroclastica che ha creato differenti stratificazioni a seconda dell’altitudine e dell’esposizione.
Su tutta la proprietà si pratica un';agricoltura "naturale", certificata biologica, rispettosa dei principi della biodinamica, ma soprattutto sensibile al rispetto della natura, tesa al raggiungimento di un equilibrio naturale che in ogni caso la pratica di una cultura intensiva perturba. A tal fine favoriamo un'agricoltura promiscua: vite, ulivi, alberi da frutto, bosco, prato e seminativo.
Titolari e fulcro di questo progetto sono:
- Clementine Bouveron, nata in Francia, diplomata in viticultura ed enologia a Macon, laureata alla scuola enologica di Bordeaux, ingegnere agronomo. Appassionata di agricoltura sin da giovane, amante del vino e della cucina, durante e dopo gli studi ha fatto varie esperienze presso viticultori francesi, quali Bruno Schueller, Gérald Oustric, domaine de Trevallon, Dominique Hauvette, Thierry Allemand. Ormai da quasi 20 anni lavora a tempo pieno in azienda, ama stare nelle vigne, si occupa di tutto ciò che riguarda le piante e gli animali.
- Gian Marco Antonuzi, laureato in legge, sommelier e appassionato di vino sin da giovanissimo, ha fatto varie esperienze in Francia cercando di capire meglio cosa ci fosse dietro una bottiglia di vino, innamorandosi completamente di tutti quei fattori che determinano la produzione di un vino fatto solo con l’uva. Ha lavorato per quattro stagioni in Francia, cominciando con Schueller in Alsazia, poi Didier Barral in Languedoc, Dard e Ribo nella Valle del Rodano, facendo una vendemmia in Beaujolais con Jean Paul Thévenet e Marcel Lapierre. Finisce l’esperienza nel 2005 lavorando in cantina per Philippe Pacalet, in Borgogna, quando già il progetto Le Coste era partito. Ostinato bevitore, appassionato di trattori e di terra, si occupa perlopiù di fare il vino e della gestione del suolo. Scopri di più


Nome | Le Coste Cocciuto Bianco |
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Tipologia | Bianco biologico fermo |
Classificazione | VdT |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 12.5% in volume |
Vitigni | Procanico |
Nazione | Italia |
Regione | Lazio |
Produttore | Le Coste |
Vinificazione | Le uve, procanico in maggioranza, con altri vitigni della tradizione in piccola percentuale, sono diraspate interamente e fanno una macerazione sulle bucce di due settimane. Dopo pressatura, il vino finisce di fermentare ed affina circa un anno in anfore da 500 litri, poi sosta qualche mese in bottiglia prima di essere venduto. |
Affinamento | Vino prodotto interamente in anfore di terracotta, fuori terra, non trattate al loro interno. La sperimentazione dell’anfora, anche se non fa parte della nostra tradizione, nasce dalla curiosità di vedere come i nostri vitigni ed il nostro territorio si esprimono attraverso la terracotta e la sua micro- ossigenazione, rimanendo ovviamente un contenitore neutro a livello di gusto. Questa sperimentazione è partita già nel 2015, ed avendo ottenuto buoni risultati anche con l’annata 2019 abbiamo deciso di ripetere l’esperimento cercando sempre di mettere in risalto la nota fruttata croccante dell’uva, con la terrosità scura e minerale che contraddistingue il terroir di Gradoli. Da un paio di anni abbiamo dovuto cambiare nome perché il termine "de Coccio" è già stato registrato. |
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