I Bossi Fedrigotti vivono in Trentino da quasi 600 anni e da più di 300 si occupano di vino. La proprietà cominciò a ingrandirsi negli ultimi decenni del '600 con l'acquisto di "una pezza di terra in Fojaneghe". La campagna si riempì presto di vigneti e, attraverso l'archivio della cantina, si può risalire alla prima vendemmia (1697), una delle più antiche in assoluto in Italia. Nel '700 il patrimonio agricolo si allargò fino a raggiungere la massima estensione di 250 ettari e la vinificazione era un'attività in continua crescita.
Fu Federico Bossi Fedrigotti, padre degli attuali proprietari, a intuire la necessità d'una profonda trasformazione. Grazie a lui venne abolito il commercio all'ingrosso (in botti e damigiane) e si passò all'imbottigliamento. E fu lui a creare il primo "uvaggio bordolese" in Italia, ottenuto, cioè, con la vinificazione contemporanea di uve Merlot e Cabernet, le basi dei grandi vini di Bordeaux. Era il 1961. Al nuovo vino, accompagnato da un costante successo, fu dato il nome di "Fojaneghe rosso", dalla tenuta dove si coltivavano - e si coltivano- le uve migliori delle due varietà.
L'Azienda dei Conti Bossi Fedrigotti è oggi affiancata dall'esperienza di Masi Agricola. Il recente accordo di partnership prevede un supporto da parte di Masi in termini di tecnologia di avanguardia e rete internazionale di commercializzazione.
Conti Bossi Fedrigotti

Anno di avviamento
1600
Enologo
Gruppo tecnico Masi
Bottiglie prodotte
120.000
Ettari
40
Tipo di coltivazione
Agricoltura non biologica
Posizione
Via Unione, 43 - Rovereto (TN)

Trentino Alto Adige
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Conti Bossi Fedrigotti vini
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