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Caravaglio

Caravaglio Malvasia Salina Infatata 2024

Bianco fermo aromatico

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Prezzo di listino CHF 27.00
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Denominazione Salina IGT
Formato 0,75 l
Grado alcolico 12.5% in volume
Area Sicilia (Italia)
Vitigni 100% Malvasia di Lipari
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Descrizione

Questo vino nasce da uve Malvasia di Lipari coltivate nel pieno rispetto della natura, nel vigneto di Tricoli. L’appezzamento ha forma triangolare, da cui il nome.

Perfume

Profumo

Si presenta elegante al primo impatto olfattivo: fiori bianchi (gelsomini) lasciano il posto alla frutta (mela, pompelmo), per poi ritrovare erbe aromatiche.

Taste

Sapore

Note salmastre decise e lunga persistenza in bocca.

Servire a:

10 - 12 °C.

Longenvità:

05 - 10 anni

Vini Bianchi Giovani e Freschi

Produttore
Caravaglio
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1992
  • Enologo: Antonino Caravaglio
  • Bottiglie prodotte: 50.000
  • Ettari: 12
Una volta tornato a Salina, il pensiero di Nino Caravaglio fu di lavorare per il miglioramento qualitativo, risultato che negli anni lo portò a diverse sperimentazioni, affinamenti tecnologici (senza mai esagerare poiché la cantina non è un’officina) e a compiere tutti i passi necessari per produrre e mettere sul mercato seriamente i prodotti storici dell’isola di Salina: vino e capperi.Trovò un’isola diversa da quella della sua infanzia. “Negli anni Ottanta, nel giro di pochi anni, tutto a Salina era mutato.

Il turismo aveva riconvertito l’economia dell’isola che aveva via via quasi perso la sua preponderante identità agricola”. Tutto successe molto in fretta e questo cambio repentino mutò anche l’impronta antropologica e le relazioni e i rapporti mutarono di conseguenza. Ma Caravaglio era convinto: voleva sviluppare il suo progetto agricolo e voleva farlo puntando al massimo dello sviluppo qualitativo. Pensava alla due colture tradizionali: vino e capperi. L’azienda nasce nel 1989.

Puntare alla qualità significò da subito una scelta importante: produrre secondo i dettami dell’agricoltura biologica. All’inizio erano due ettari, la terra del padre. Piano piano si aggiungono altri appezzamenti, in affitto o acquistati ratealmente, fino all’estensione attuale che è di circa 20 ettari divisi in una trentina di appezzamenti diversi. Nel 1994 aveva incontrato Elisa Giuffrè, insegnante, anche lei di Salina, e si innamorano.

Si sposeranno nel 1998, l’anno prima di fondare l’azienda. Va da sé che marito e moglie hanno da sempre seguito insieme il progetto. Nel 2002 nasce Alda. Anche i figli sono progetti per la vita.

Oggi i terreni vitati in diretta conduzione aziendale sono distribuiti su una superficie di circa 20 ettari. Nino Caravaglio è artefice e gestore dell’azienda. Grazie ai suoi studi segue da vicino e con rigore il campo, ma è lui in prima persona che si occupa anche degli aspetti enologici, con i necessari supporti analitici che di volta in volta valuta necessari. Anche la parte commerciale è seguita in grandissima parte in proprio. L’azienda gestisce, dunque, l’intera filiera: dalla produzione fino alla vendita. Oggi la visione di Nino Caravaglio è ottimista:

“Stiamo lentamente tornando a recuperare la realtà della terra, del vino, dei capperi, delle colture. Questo recupero non è un’operazione rivolta al passato, ma guarda avanti per dare uniformità all’isola, una sua identità che si sposa perfettamente con la prospettiva turistica, e con quella di una realtà che cresce e si confronta a mente aperta”.

È con questo spirito che oggi agisce e progetta l’azienda di famiglia che Nino Caravaglio porta avanti con totale dedizione e convincimento. Molti i risultati ottenuti, le intuizioni che hanno aperto strade innovative, senza mai tradire storie e tradizioni. Molto importante fu la scelta di vinificare le uve malvasia come un vino bianco secco, un vino da bere a tutto pasto, ma con caratteristiche qualitative alte.

Nacque così la prima Malvasia secca delle Eolie, quella di Nino Caravaglio, nel 2010. La strada era aperta. Caravaglio continuò nella ricerca e, accanto a quella malvasia, ne nacque una seconda, nel 2013.

Salendo nella scala dell’eccellenza questa nuova Malvasia era un cru. La chiamò Infatata: veniva e viene prodotta esclusivamente con le uve del vigneto di Tricoli. Dal 2015 ancora un nuovo vino, realizzato con macerazione, in parte in anfora e in parte in acciaio, che ho scelto di realizzare quest’anno.

È per me una convinta sperimentazione, che consente di mettere alla prova la Malvasia secca in termini di longevità. L’abbiamo chiamato Occhio di terra. Vale a dire una cosa precisa e preziosa, un’antica espressione utilizzata da mia nonna e che ricordo con affetto.

Vini di territorio, per Nino Caravaglio, significa vini che esprimano la straordinaria specificità dei territori dell’arcipelago. Per questo ha scelto e lavorato duramente per produrre vini anche nelle altre isole. Il Nero du Munti (corinto nero) viene prodotto a Lipari. A Stromboli abbiamo progetti per il futuro.
Scopri di più

Pesce
Crostacei
Formaggi
Pesce magro

Nome Caravaglio Malvasia Salina Infatata 2024
Tipologia Bianco fermo aromatico
Classificazione Salina IGT
Annata 2024
Formato 0,75 l
Grado alcolico 12.5% in volume
Vitigni 100% Malvasia di Lipari
Nazione Italia
Regione Sicilia
Produttore Caravaglio
Ubicazione Il vigneto si proietta sul versante Nord dell’isola di Salina
Clima Esposizione: Nord-Ovest.
Vinificazione La fermentazione delle uve avviene esclusivamente su lieviti autoctoni e a temperatura controllata.
Allergeni Contiene solfiti