Vitigno |
Moscato di Scanzo |
Colore bacca |
Bacca rossa |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Media |
Maturazione |
Medio - tardiva |
Produttività |
Media |
Zone di coltivazione |
Antico vitigno della zona del Bergamasco (Italia), nel comune di Scanzorosciate. Probabilmente importato dai coloni romani. |
Storia |
Vitigno di antiche origini (secondo il Calvi era già presente a metà del Trecento), probabilmente portato sui colli di Scanzo dai coloni romani. La sua zona di produzione tipica è situata intorno al comune di Scanzorosciate (BG) in Valcalepio; il vino Moscato di Scanzo è diventato doc (prima era sottozona Valcalepio) il 14 maggio 2002. E' stato iscritto al catalogo nazionale delle varietà di vite per uva da vino, solamente nel 1981. In passato è stato erroneamente confuso con l'Aleatico e la Negrara trentina. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: media, pentagonale, pentalobata; lembo piano sottile, leggermente piegato a doccia; pagina superiore ed inferiore glabre; seno peziolare a V aperto; seni laterali piuttosto profondi, i superiori a V aperto o talvolta a lira chiusa, gli inferiori a V più aperta ma talvolta appena accennati.
Grappolo: medio, conico o piramidale, allungato, alato, piuttosto spargolo.
Acino: medio, obovale; sezione circolate, regolare; buccia pruinosa, colore blu-nero regolarmente distribuito; polpa abbastanza consistente, dal sapore leggermente aromatico. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
I vini ottenuti dal moscato di Scanzo sono caratterizzati dal colore rosso rubino intenso, dal corpo pieno e dai potenti aromi. Gli esemplari più fini hanno un aroma che ricorda salvia secca e rosa, ciliegie maraschino, miele di acacia e anche un pizzico di spezie dolci con sentori di cannella e liquirizia. I sapori sono persistenti ed hanno una ricca intensità che ricorda il Porto. |