Vitigno |
Falanghina |
Descrizione |
Il vitigno Falanghina, importato dai Greci deriva il suo nome dai “falanga” dei pali di sostegno sui quali veniva legata la vite: Falanghina infatti significa “vite sostenuta da pali”.
Diffuso su circa il 5% del territorio vitato italiano, le zone principali di produzione sono: il Sannio Beneventano, parte del Casertano e i Campi Flegrei. La Falanghina è un vitigno alla base di altri vini della Campania di elevata qualità come: le tipologie di Solopaca, DOC Guardiolo, Sannio, Taburno e Sant’Agata dei Goti.
Il vitigno Falanghina si compone di un grappolo compatto, dalla forma conica o cilindrica collegato a foglie di medie dimensioni di forma trilobata, cuneiforme o pentalobata.
Di medie dimensioni, gli acini hanno invece una forma sferica con buccia di colore giallo-verde e pruinosa.
Xtrawine dedica una sezione particolare al vino Falanghina proponendo bottiglie che si distinguono per il loro caratteristico colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli. Al palato invece si presenta vellutato, fresco e dagli intensi aromi fruttati. |
Sinonimi |
fallanghina, fallanghina verace, uva falerna, falerno veronese, biancuzita. |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Seconda metà di settembre. |
Produttività |
Media e costante, allegagione buona. |
Zone di coltivazione |
Attualmente è diffuso soprattutto in Campania. Trova il suo migliore habitat nell’area del Falerno del Messico, nell’isola di Procida, nella zona dei Campi Flegrei e nel Sannio. |
Storia |
Questo vitigno ha probabilmente origini antichissime e sembra che nel Sannio fosse coltivato già in epoca romana. Le prime notizie certe risalgono però al 1825 , anche se questo vitigno è stato più volte confuso con altri. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: grandezza media o piccola, cuneiforme, raramente orbicolare, trilobata e meno spesso pentalobata, pagina superiore glabra, con nervature verdi e striature rosse.
Grappolo: lungo o medio (18-24 cm) di media grossezza, mediamente compatto, più spesso spargolo, cilindrico, qualche volta conico per la presenza di una corta ala, peduncolo corto e poco visibile, erbaceo tendente alla lignificazione verso l'attacco con il maturare dell'uva.
Acino: medio, sferoide, regolare, sezione trasversale circolare, ombelico persistente poco evidente, buccia pruinosa, di color grigio-giallastro distribuito regolarmente, spessa e consistente; succo incolore, giustamente acido, polpa appena croccante, di sapore neutro o quasi (leggero sapore di ginestra); pedicello piuttosto lungo e sottile, di colore verde, cercine poco evidente, verde; pennello corto e giallastro; separazione del pedicello dall'acino: appena difficile. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Il vino che si ottiene con la falanghina è di colore giallo paglierino tendente al dorato, con profumo abbastanza intenso e fruttato. Il gusto evidenzia buone sensazioni pseudocaloriche, buona morbidezza, freschezza non sempre decisa e una piacevole persistenza gusto-olfattiva. |
Note |
Resistenza alle malattie: dimostra una certa resistenza alla peronospora ed all'oidio, mentre risulta un po' sensibile al marciume. |