Vitigno |
Catarratto Bianco Lucido |
Sinonimi |
catarrato lustro, castellaro (isole Eolie). |
Colore bacca |
Bacca bianca |
Specie |
Autoctono |
Vigoria |
Buona |
Maturazione |
Dal 20 agosto al 20 settembre. |
Produttività |
Molto abbondante e costante. |
Zone di coltivazione |
E' particolarmente diffuso in Sicilia. |
Storia |
La sua origine si perde nella notte dei tempi, essendo tra i più antichi dell'isola. Le prime testimonianze scritte sono del 1696 ad opera del Cupani nel 1696 e successivamente si deve arrivare al 1970, quando Pastena descrive quattro diverse varietà di Catarratto: il Catarratto comune o latino, il Catarratto lucido spargolo, il Catarratto lucido serrato e il Catarratto lucidissimo o extra lucido. |
Caratteristiche ampelografiche |
Foglia: piccola o media, orbicolare o tondeggiante, qualche volta anche sub-reniforme; quinquelobata; seno peziolare a V chiusa o a bordi sovrapposti; seni laterali superiori profondi a lira chiusa od a bordi sovrapposti; seni laterali inferiori poco marcati o, addirittura, appena accennati; a V più o meno larga o a bordi paralleli; lobi, in genere, meno marcati di quelli del "Catarratto bianco comune" e contorti; angolo alla sommità dei lobi terminali ottuso; pagina superiore di colore verde-chiaro, superficie del lembo ondulata o bollosa, quasi glabra; pagina inferiore di colore verde pallido, aracnoidea più o meno intensa; nervature di I ordine, sia sulla pagina superiore che su quella inferiore verdastre; poco appariscenti; lembo di media consistenza e contorto; denti a margini quasi rettilinei o leggermente concavi; irregolari; a base stretta.
Grappolo: medio, cilindrico, piuttosto allungato; semplice, qualche volta alato; compatto o eccessivamente compatto; lunghezza media del grappolo cm 16; peduncolo legnoso, di media lunghezza, piuttosto sottile, color nocciola; pedicello corto o medio, sottile, verde, con cercine poco evidente e non verrucoso; pennello corto, incolore.
Acino: medio o piccolo (più piccolo di quello del "Catarratto bianco comune"), sferoide od ellissoide marcato, regolare, con sezione trasversale regolare (circolare); buccia giallo-dorata, con distribuzione regolare del colore, lucida, pruinosa, spessa; ombelico persistente; polpa succosa, a sapore dolce (lievemente meno dolce di quella del "Catarratto bianco comune") e semplice; succo incolore. |
Caratteristiche del vino che si ottiene con questo vitigno |
Vinificato in purezza ha un colore giallo paglierino che tende al dorato. L'impianto olfattivo è fruttato e leggermente floreale, con profumi di caprifoglio e agrumi, limone in particolare, su un fondo di erbe aromatiche. Il palato è molto alcolico e strutturato, ma il sapore risulta piuttosto piatto anche se la bocca esprime una notevole freschezza e una certa acidità. |
Note |
Resistenza alle avversità meteoriche, malattie e parassiti: il vitigno è, in genere, abbastanza resistente alle malattie parassitarie, ai forti calori ed alla siccità; il grappolo lo è meno verso l'oidio, le tignole e la muffa grigia, a causa della compattezza del medesimo. Nel marsalese è stata notata una certa recettività della cultivar verso la fumaggine. |