Descrizione
"Nella descrizione di Thomas Jefferson c’era già tutto. Noi abbiamo solo aggiunto una parte di Pinot Noir, per esaltare la finezza dei profumi e volgere lo sguardo ancor più verso la Champagne". (Aldo e Milena Vaira)

Sapore
Servire a:
06 - 08 °C.
Longenvità:
05 - 10 anni

- Anno di avviamento: 1972
- Enologo: Aldo e Giuseppe Vaira
- Bottiglie prodotte: 400.000
- Ettari: 60
Esaltare questa peculiarità e consentirle, in ogni vino prodotto, di esprimersi appieno, è il desiderio di Milena e Aldo Vaira, originaria di Cervere (patria dei mitici porri) lei, torinese lui, che dai primi anni Settanta, lavorando sui vigneti del padre di Aldo, Giuseppe Domenico, e ampliando via via la superficie vitata, portandola sino a 40 ettari, di cui 10 a Nebbiolo da Barolo, dislocati in posizioni strategiche come Bricco delle Viole, Fossati, La Volta, Coste di Vergne, sono riusciti a costruire uno stile aziendale, un modo di lavorare, in vigna ed in cantina, assolutamente personale. Uno stile, improntato all'eleganza, che in nessun'altra località più di Vergne, poteva trovare il terroir ideale, la "terra promessa".
Condotta dal 1972 da Aldo Vaira, oggi affiancato da Milena, è una realtà caratterizzata dalla qualità dei vini e dall'amore per il lavoro. Aldo e Milena, Vignaioli appassionati e attenti, ma soprattutto persone che vivono il loro mestiere di produttori di vino in maniera discreta e costantemente attenta, in ogni contatto, al fattore umano, considerandosi soprattutto come degli strumenti che permettono alla natura e all'ambiente dove operano di esprimersi attraverso i loro prodotti, i Vaira hanno voluto dare un segno tangibile di questo loro modo di pensare e di essere anche attraverso la loro cantina, il più lontano possibile da un'ideale di laboratorio freddo e asettico.
Nella moderna cantina, vengono accolte le uve dei propri vigneti, essenzialmente quelli tipici del Piemonte, distribuiti su circa 40 ettari di superficie, posti ad una altitudine compresa tra 350 e 480 m. s.l.m. e coltivati con tanta attenzione verso la vocazione di ogni singolo terreno. Amici da molti anni di padre Costantino Ruggeri, grande uomo di fede, ma anche artista dalla straordinaria e riconosciuta sensibilità, hanno voluto che i loro Barolo, il Bricco delle Viole e il nuovo nato Albe (cuvée delle uve dei loro diversi vigneti), il Dolcetto Coste&Fossati, la Barbera d'Alba, ma anche i vini più "sperimentali" o "coraggiosi" che hanno creato interpretando il terroir di Vergne, (la Freisa Kyé, ferma e affinata in legno, ed il Langhe Bianco, nato come omaggio al principe dei vitigni nobili a bacca bianca, il Riesling renano), nascessero in un ambiente particolare accogliente e caldo, illuminato, è il caso di dirlo, dalle variopinte vetrate create da padre Costantino, in un rapporto di perfetta simbiosi e dialogo tra l'uomo e la Natura. In essa si lavora con scienza e coscienza: scienza nella misura in cui si utilizzano tutte le moderne tecniche e gli strumenti che si hanno oggi a disposizione; coscienza che la rinomanza dei vini prodotti nella nostra zona sono il frutto di intensi anni di esperienza e tradizione.
Un approccio al vino fortemente meditato, ma non cervellotico o inutilmente intellettualistico, il loro, che colpisce per l'intensità del pensiero che sottintende, e per la semplicità di un operare scevro da protagonismi. Scopri di più


Nome | Vajra G.D. Spumante N.S. della Neve Rosé Metodo Classico Brut |
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Tipologia | Rosato spumante metodo classico brut |
Classificazione | VSQ |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 11.5% in volume |
Vitigni | 50% Nebbiolo, 50% Pinot Nero |
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Produttore | Vajra |
Storia | Questo vino prende il proprio nome dalla piccola cappella che si trova alle pendici del vigneto, dedicato alla “Nostra Signora della Neve”. Nel 1787 Thomas Jefferson, al tempo ambasciatore in Francia, viene in Italia per studiare la coltivazione del riso. Fermatosi a Torino, assaggia per la prima volta il Nebbiolo . Consegnandoci una delle più autorevoli testimonianze circa il gusto dell’epoca, descrive questo vino “quasi amabile come il morbido Madeira, secco al palato come il Bordeaux e vivace come lo Champagne”. Da innamorati del vino, non abbiamo saputo resistere al fascino di cimentarci con un metodo classico che abbracciasse questa storia antica e dimenticata. |
Ubicazione | Roddino (CN) |
Composizione del terreno | Il terreno, calcareo e povero, costringe le viti a scavare in profondità, regalando al vino una straordinaria mineralità. |
Vendemmia | La vendemmia avviene tra la seconda metà di agosto e l’inizio di settembre. La raccolta, così come il trasporto in piccole cassette, sono effettuati manualmente per conservare integri i frutti. Nostra Signora della Neve è un rosé de saignée. |
Vinificazione | Il mosto viene svinato dopo una breve macerazione che permette di ottenere il colore rosato. |
Affinamento | Nella primavera successiva alla vendemmia ha inizio la presa di spuma, a cui segue una sosta sui lieviti di circa 48-60 mesi. |
Allergeni | Contiene solfiti |