37 ettari suddivisi in 4 diversi vigneti: Acquasassa, Is Crabilis, Su stani Saliu e infine Audarya, il corpo che dà nome all’azienda e che in un’antica lingua orientale significa “nobiltà d’animo”.
Oggi è Enrico Pala a supervisionare il lavoro dei più giovani Salvatore e Nicoletta, rappresentanti della terza generazione di viticoltori della famiglia.
Ed è anche grazie a questa continuità generazionale che l’areale del paese di Serdiana è diventato nel tempo non più solamente il luogo di produzioni destinate al consumo familiare, ma un campo di prova votato a una ricerca qualitativa supportata da un profondo legame con il territorio.
E il calice non mente: il salto di qualità rispetto all’anno passato è tangibile nell’intera produzione; i vini diventano rappresentanti di un’eleganza mai sfarzosa, ma ammaliante e ben calibrata.