Tenuta Sant'Antonio Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 2017
La storia dell'Amarone Campo dei Gigli della Tenuta Sant'Antonio nasce negli anni Ottanta, quando i 4 fratelli Castagnedi decisero di produrre un vino di qualità nelle terre di famiglia optando per vigneti a bassa produzione e selezione manuale delle uve rispetto alla produzione industriale.
La scelta di puntare sulla qualità invece che sulla quantità ha ripagato l'impegno della famiglia Castagnedi infatti, l'Amarone Campo dei Gigli della Tenuta Sant'Antonio, ha ricevuto negli anni numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.
Le uve che compongono questo vino sono 5: le principali sono Corvina e Corvinone e a seguire Rondinella, Croatina e Oseleta.
I luoghi di coltivazione di questi vigneti si trovano a San Zeno di Colognola ai Colli, sui Monti Garbi, nel cuore della Valpolicella. Questi terreni hanno la fama, tra i coltivatori locali, per essere difficili da coltivare. Garbi, infatti, significa aspro nel dialetto locale e serve davvero tanta maestria per produrre qualcosa di unico qui. I grappoli vengono selezionati a mano e verranno ammessi alla fase di vinificazione solo quelli spargoli, ovvero i cui acini sono ben separati fra loro. L'Amarone della Valpolicella, uno dei più importanti vini scaligeri, richiede due mesi di fermentazione ai quali seguono ben 3 anni di riposo in pregiate botti di rovere e, secondo molti esperti, le bottiglie migliori sono quelle che hanno superato i 15 anni di età.
Carni rosse alla brace, roast beef, brasati, tagliate di manzo e di puledro, arrosti con sughi saporiti, selvaggina da pelo e da penna, formaggi a pasta dura e stagionati, frutta secca.
Carne
Formaggi
Formaggio stagionato
Maiale