Jacopo Biondi Santi Sassoalloro 2021
Il Sassoalloro, della Cantina Jacopo Biondi Santi, è il fiore all’occhiello della Famiglia che con coraggio e innovazione hanno rivisitato il colosso Brunello di Montalcino, creazione del suo antenato Ferruccio, per farne un prodotto moderno e più vicino alle esigenze di mercato. Inizia così l’avventura dell’ultima generazione dei Biondi Santi con l’acquisto del castello di Montepò, nella rinomata pianura toscana a sud di Grosseto, possente ed elegante struttura luogo di ispirazione dello scrittore e drammaturgo Graham Greene grazie alla vista paradisiaca della maremma, il cui territorio ha grande vocazione per la realizzazione di vini di altissimo livello. Jacopo iniziò nel 1991 il suo progetto figlio di una grande vocazione alla sottile e minuziosa arte di vinificazione proprio con il Sassoalloro, prodotto dalle stesse uve del Brunello.
Il Jacopo Biondi Santi Sassoalloro è prodotto in un terreno di galestro a larga tessitura, detto anche alberese e definito il suolo più pregiato dove ottenere il sangiovese più ricco di polifenoli e con maggior longevità. Questo terreno argilloso e calcareo è tra i più indicati per ottenere sangiovesi di ottime caratteristiche. Il nome Sassoalloro deriva da un masso erratico, definito anche il masso delle streghe, di origini vulcaniche sul quale si sono create numerose leggende nei secoli. Il Sassoalloro è prodotto al 100% da uve sangiovese BBS11 (Brunello Biondi Santi), clone accuratamente scelto da Franco Biondi Santi dell’antico uvaggio della ricetta originale del Brunello originale della metà del ‘800. Viene prodotto con un affinamento per 14 mesi in barriques di legni non tostati delle foreste di Tronçais che, con grana molto fine, donano una forte cessione aromatica e un debole contenuto di tannini.