Il Beaujolais è una zona della Francia, in particolare della regione Borgogna, caratterizzata da un clima adatto alla coltivazione di un vino rosso fruttato e aromatico, tanto emblematico da aver assunto il nome della zona stessa: il Beaujolais Nouveau.
La storia della viticoltura nella regione risale agli antichi Romani, quando importarono la tradizione in Francia, ma la vera diffusione della produzione di vino risale alla metà del 1600, quando nella zona venne costruito un importante ponte-canale di collegamento tra la Loira e la Senna, a Briare, che permise un più facile e agevole trasporto di botti nei luoghi più importanti della Francia, soprattutto a Parigi. Con questa capillare espansione, fu solo questione di tempo prima che la coltivazione delle vigne si allargasse anche ai terreni collinosi del Beaujolais.
Questi hanno una composizione granitica ideale per la produzione del vino omonimo e vengono resi fertili da un clima continentale di tipo temperato, mite e protetto dalla forza del vento dalla presenza delle montagne che caratterizzano la zona di collegamento tra il nord e il sud della regione.
Il Beaujolais Nouveau è il vino rosso tipico dell'omonima zona, derivato dalla vigna chiamata Gamay e consumato poco tempo dopo il suo imbottigliamento, per preservarne il sapore tipico e la freschezza.
Si tratta di un vino fruttato e molto rinfrescante, ottenuto da una tecnica produttiva che sfrutta la macerazione carbonica, ossia la fermentazione dell'uva in vasche ermetiche e esposte all'anidride carbonica.
Un altro vino tipico della zona, ma molto meno emblematico rispetto al Beaujolais Nouveau, è il bianco Chardonnay, coltivato in misura minore rispetto al rosso.
Informazioni su Beaujolais
Regione |
Beaujolais |
Nazione |
Francia |
Ettari di vigneto |
18.000 |
Clima e terreno |
Dal punto di vista geologico si divide nettamente in due poco a nord di Villefranche, il capoluogo regionale. A sud, nel Bas Beaujolais, il suolo argilloso dà un comune Beaujolais. La parte settentrionale della regione, l’Haut beaujolais, poggia su una base granitica con uno strato superficiale sabbioso che drena, scalda e fa maturare il gamay, spesso alla perfezione. |
Storia |
I romani designavano la zona come Belloiocensis Pagus.
In età medievale fu feudo della casa di Beaujeu: passò nel 1265 ai d'Albon-Forez e nel 1400 ad un ramo dei Borboni, un discendente dei quali, il duca Pietro II, sposò una delle figlie di Luigi XI. Il Beaujolais venne confiscato nel 1527 ed unito ai possedimenti regi, per poi essere restituito al duca di Montpensier, Luigi II di Borbone-Vendôme, e in seguito passare per matrimonio a Gastone d'Orléans: sua figlia Anna Maria Luisa lasciò la contea in eredità a Filippo I di Borbone-Orléans, fratello di Luigi XIV. Insieme alle province del Lyonnais e del Forez, apparteneva alla généralité di Lione, creata nel 1542. |
Prodotti tipici |
Il Beaujolais produce più del doppio rispetto al resto della Borgogna, sia rosso che bianco. I vigneti si estendono sulle colline morbide creando un paesaggio tanto invitante quanto i suoi vini. Il Gamy è il vitigno dominante che ha trovato il suo perfetto habitat nella breccia granitica di Beaujolais. Ci sono quelli che pensano che il Gamay sia un vecchio clone del Pinot Nero. Il carattere particolare del Beaujolais si ottiene, comunque, non tanto dal vitigno ma dal metodo di fermentazione, la cosiddetta macerazione carbonica. Con questo metodo si mettono i grappoli interi in recipienti chiusi nei quali si inietta anidride carbonica. Le uve sul fondo dei tini si rompono con il peso stesso dell’uva e il mosto comincia a fermentare normalmente, mentre nelle bacche rimaste intere inizia una fermentazione all’interno delle stesse. Il Beaujolais Noveau è un’invenzione molto redditizia. Il vino viene messo in bottiglia direttamente dopo la fermentazione e consegnato ai clienti e, così, i produttori ricevono immediatamente il pagamento per il loro prodotto, senza costosi invecchiamenti in botti o bottiglie. |
Piatti tipici |
Nel XVI secolo Caterina de' Medici, si portò alla corte di Parigi i cuochi fiorentini che prepararono piatti con i prodotti agricoli francesi. Questo rivoluzionò la cucina francese e come risultato le specialità regionali divennero in voga tra la nobiltà come anche simbolo del proprio status. La cucina lionese è un incrocio tra molte tradizioni culinarie regionali. Le verdure estive dalle fattore di Bresse e Charolais, pesce di lago dalla Savoia, frutta e verdura primaverile da Drôme e Ardèche, vini da Beaujolais e dalla valle del Rodano. |
Vitigni a bacca rossa |
Gamay
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AOC |
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Saint Amour
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