Vini borgo dei posseri metodo classico

Le tre località di Pozzo sono ubicate su un contrafforte tra le valli di Ronchi e di San Valentino, sulla sinistra orografica del fiume Adige. I masi sono sparsi fra i prati e i boschi ad un’altezza che va dai 551 metri di Pozzo Basso e gli 884 di Pozzo Alto. La montagna di Pozzo è sempre stata di proprietà privata: Pozzo Basso (ora Borgo dei Posseri) fu maso e dimora dei nobili Taddei e fino agli anni Cinquanta è stato un nucleo abbastanza consistente, tanto che esisteva una piccola scuola. Le tre località di pozzo servivano anticamente e fino a tutto l’Ottocento per le battute di caccia esercitate con il metodo del roccolo. La località di Pozzo Basso compare nell’Atlas Tyrolensis di Peter Anych, del 1774, che è la prima mappa dell'intera regione. Il valore di questa opera cartografica è nella sua forma artistica e nella ricchezza strepitosa dei suoi particolari e tematici. Nel 1855, padre Antonio Bresciani annotava che “il Pozzo era diviso in parecchi poderi”. Si fa cenno alle “dense foreste di faggi, di roveri, di pini, d’abeti, di nassi (tassi) e di larici, che maturano per modo che ogni novennio vi si mette la scure”. La legna che se ne fa, si getta pei burroni e per le ripe del torrente Ala a trasportarne i fusti all’Adige, onde si conducon sulle zattere a Verona. Si eseguiva anche la caccia all’orso “fatta con l’archibuso a più cariche”. L’ultimo orso è stato abbattuto sulle montagne di Ala in val Cipriana, sopra Santa Margherita, verso la fine dell’Ottocento.
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