Storia |
La varietà Morellino, definita tecnicamente “un ceppo” del ben più rinomatoSanvgiovese, viene coltivato in Maremma in particolare nella zona di Scansano, da cuila celebre DOCG. La leggenda vuole che il vitigno derivi il nome dal colore scuro della buccia(tendente al moro) simile al colore del manto dei cavalli Maremmani, tipici della zona di produzione.La posizione a sud della Toscana e la vicinanza al Mar Tirreno regalano calde stagionidi crescita che consentono alle uve di maturare pienamente e di sviluppare livelli elevati dizucchero. Il risultato sono vini corposi, solidi e complessi ma non “difficili” da apprezzare comealle volte accade per molti supertuscans. Nonstante i riconosimenti e le preferenze accordatea questa varietà, il morellino ancora fugge le grandi masse e rimane di fatto una delle “perlenascoste” dell’enologia toscana. Il Morellino Riserva ha passato almeno 2 anni in affinamentodi cui almeno 1 in legno. |
Ubicazione |
Zona di Scansano. Altitudine: 250 m s.l.m. Esposizione: sud-sudovest. |
Composizione del terreno |
Terreno argilloso e minerale. |
Vendemmia |
Seconda settimana di Settembre. |
Vinificazione |
Alla raccolta a mano seguono una pressatura soffice ed una macerazionesulle bucce di circa 20 giorni con rimontaggi continui per estrarre al meglio la componente tannica. |
Affinamento |
Dopo la fermentazione il vino viene trasferito in barriques di rovere francesedove rimane per circa 14 mesi. Per mantenere inalterate le caratteristiche del frutto questovino viene imbottigliato senza previa filtrazione. Affinamento in bottiglia: 10 mesi. |
Abbinamento |
Ottimo accompagnamento per arrosti di carni rosse come bisteccaalla brace, costolette di agnello al forno o rosticciana. Da non perrderecon la specialità della Maremmana: la pasta al ragù di cinghiale. |