Vini croazia

La storia vitivinicola della Croazia ha origini molto antiche: furono i Greci a diffondere nella penisola la coltivazione della vite, mentre i romani intensificarono successivamente la produzione. Per un lungo periodo, a causa dell'invasione di un parassita, l'attività delle cantine croate subì un crollo, per riprendersi poi con grande impulso negli anni più recenti. Attualmente, la produzione del vino interessa, con diverse caratteristiche, le varie regioni del paese croato. Per quantità e, soprattutto, per qualità dei vini, spiccano i vitigni dell'Istria e della Dalmazia. Notevoli sono anche le produzioni delle cantine presenti nelle zone della Slavonia. Pianure, montagne e costa si alternano nella terra croata, dando vita ad uve pregiate ricche di sapori dalle mille sfumature. Anche il clima, che varia tra continentale nell'entroterra e mediterraneo nelle aree marine, influenza in modo diverso la qualità dei vitigni. Il terreno presenta una composizione tipicamente carsica, in cui predominano minerali, rocce e calcare. Mentre in Dalmazia abbondano i vini rossi, tra cui il più famoso è il Crljenak Kanstelansky, seguito dal Plavac Mali e dal Babic, nelle zone istriane e della Slavonia sono più diffusi i vitigni a bacca bianca, come la Malvasia, la Grasevina, il Sauvignon, il Posip e il Pinot. Molti dei vini croati vantano la certificazione di denominazione controllata, introdotta da circa 30 anni, e la loro produzione segue tecniche diverse, spaziando dall'utilizzo delle barrique all'impiego di botti d'acciaio, per dar vita non solo a vini da tavola ma anche a nettari pregiati e a passiti esclusivi.
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