Classificazione |
DOC Alto Adige Chardonnay
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Storia |
Lafóa: dal vigneto pilota ai vini di punta Il nome Lafóa richiama alla mente l’inizio della rivoluzione qualitativa in Alto Adige e il lavoro pionieristico portato avanti da Cantina Colterenzio negli anni ‘80. All’epoca, il pioniere Luis Raifer sull’omonimo vigneto non piantò solo nuovi vitigni, ma ha allo stesso tempo introdotto nuovi standard di qualità: meno resa per uva e vino di miglior qualità. Fu proprio su questo vigneto pilota che nacque “l’idea Lafóa”: l’introduzione di nuovi standard di qualità che ancora oggi vengono seguiti rigorosamente sia dai soci viticoltori che dai collaboratori in Cantina. Oggi Lafóa è sinonimo di bianchi e rossi dalla struttura forte, raffinati e con grande potenziale di invecchiamento. |
Clima |
Microclima fresco con forti escursioni termiche giornaliere. Vigneti selezionati ad un’altitudine di 400 – 550 m. s.l.m. |
Composizione del terreno |
Terreni morenici, sabbiosi, ghiaiosi, di media struttura. |
Sistema di allevamento |
Vecchi impianti a spalliera. |
Vinificazione |
Pigiatura soffice del grappolo intero. Fermentazione del mosto in barriques nuove ed usate e parzialmente fermentazione malolattica in legno. |
Affinamento |
Segue un periodo di 10 mesi di affinamento sui lieviti fini, accompagnato da regolare batonage. Affinamento in bottiglie per c.a. 6 mesi. |
Abbinamento |
Eccezionale accompagnato a primi piatti tipici della cucina italiana, al pesce grigliato ed ai crostacei o a carni bianche. |