Dalla tenuta Tignanello, nel cuore del Chianti Classico tra le valli del Greve e della Pesa, nasce una delle perle del rinascimento enologico italiano, Il Solaia. La tenuta, proprietà dei Marchesi Antinori dalla metà dell’800, è sempre stata dedita alla viticoltura e i suoi 2 prodotti, Solaia e Tignanello, sono tra i vini più conosciuti e apprezzati al mondo. Il Solaia viene trattato e vinificato in una cantina dedicata per esaltare al meglio le peculiarità e tutti i dettagli delle uve. La tenuta, in continua evoluzione è stata negli anni ’70 un “Laboratorio” per la sperimentazione vitivinicole, sia nelle tecniche che nell’introduzione di nuove varietà di vigneti, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Il Solaia è un colosso dei vini italiani e ha saputo distinguersi per complessità, corposità e per la sua grande longevità. Composto da un blend delle migliori uve di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e una percentuale di Sangiovese dal vigneto che porta il nome del vino. Dopo l’accurata vendemmia le uve vengono diraspate e gli acini selezionati al tavolo di cernita delicatamente pigiati e trasferiti in serbatoi troncoconici da 60Hl dove inizia la prestigiosa arte della vinificazione. L’obiettivo durante fermentazione e macerazione è quello di mantenere il perfetto equilibrio tra frutto e qualità del tannino, per esaltarne dolcezza e fragranza. Il processo di vinificazione avviene in lotti separati per poter controllare meglio l’evoluzione dei sapori dei frutti. Una volta separate bucce e vino si avvia la malolattica, in barrique, che ne esalta la complessità e la piacevolezza, e che culmina con un affinamento di 18 mesi circa in fusti nuovi di rovere Francese. Prima di essere imbottigliati i lotti vengono uniti per poter completare l’evoluzione in legno e ottenere una maggiore coesione.
Il Solaia è stato nelle varie annate premiato a pieni voti dalle migliori guide enologiche italiane e non solo, negli anni è riuscito anche ad essere considerato uno dei migliori vini del panorama mondiale tanto da essere uno dei precursori della tradizione dei “SuperTuscan”