I vini di Abruzzo

Vini abruzzesi: Origine e Territorio

L'Abruzzo si estende fra il Mar Adriatico e gli imponenti Appennini, una regione ricca e generosa dalle caratteristiche uniche. Qui troviamo le vette più alte dell'Italia centro-meridionale, con il maestoso Gran Sasso e la maestosità della Majella. Questi territori ospitano parchi nazionali e regionali, che proteggono una varietà di flora e fauna eccezionale, conferendo all'Abruzzo il primato per superficie di zone protette. Tra montagne e dolci colline che si estendono fino alla costa, si possono vivere climi completamente diversi e opposti. Dalle fresche vette montane alla calda influenza mediterranea dell'Adriatico.

In questa terra di bellezze naturali, si coltiva la vite da tempi antichi. Il terroir abruzzese è caratterizzato da forti escursioni termiche, influenze montane e marine, un territorio prestigioso e fertile con suoli variabili, dalla sabbia alla roccia. Questi elementi hanno contribuito alla consacrazione qualitativa dei vini abruzzesi. Grandi cantine come Valentini, Emidio Pepe e Masciarelli hanno rilanciato la produzione abruzzese, da un passato di quantità a basso prezzo, a un presente di espressioni sempre più ricercate, improntate sulla qualità e sul rispetto dell'ambiente.

Qui si trovano vini per tutti i gusti e stili: moderni o antichi, macerati o beverini, semplici o corposi, mediterranei o montani, versatili o meditativi. Vini italiani in grado di raccontare in modo unico l'angolo glorioso e meraviglioso della nostra patria.

Le zone di produzione e i vitigni di riferimento

Procedendo da nord a sud, l'Abruzzo offre territori geograficamente e morfologicamente diversi. Controguerra, al confine con le Marche, è una piccola zona che produce monovarietali internazionali come Merlot e Cabernet, ma anche vini tipici come Passerina o Pecorino. Poi si incontrano le colline Teramane, un'ampia area che collega il Gran Sasso ai comuni adriatici da Giulianova a Silvi Marina. Qui il Montepulciano è il simbolo del territorio, con il suo carattere generoso, vigoroso, nobile e profondo, capace di rifletterne tutte le sfumature. Non mancano anche i bianchi come Passerina, Pecorino e Trebbiano.

Proseguendo verso sud, troviamo la zona del Pescarese, divisa tra Terra dei Vestini e Casauria, dove è iniziato il movimento artigianale che ha portato al successo regionale. Qui, fermentazioni spontanee, approcci biologici e filosofie biodinamiche hanno dato vita a vini che esprimono fedelmente il territorio. Il Montepulciano regna come re dei rossi e il Trebbiano è la regina dei bianchi. Non possiamo dimenticare l'enclave di Loreto Aprutino, tra le aree più prestigiose e importanti della penisola, con espressioni fresche e montane di grande interesse.

Infine, nella provincia di Chieti, si estende la più ampia zona produttiva, la Teate, che contribuisce a oltre l'80% della produzione regionale. Qui, le grandi cooperative hanno cambiato il loro approccio, puntando sulla qualità e valorizzando vitigni autoctoni e internazionali, radicati nella lunga tradizione abruzzese.

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