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Storia e Produzione del Whisky

Il Whisky, distillato di cereali, ha origini antiche tra Irlanda e Scozia. Anche se attribuito a San Patrizio, la prima testimonianza certa risale al 1494 in Scozia. Nel XVI secolo, gli Scozzesi ne fecero un commercio redditizio, portando a tasse e restrizioni. In Irlanda, la distillazione fu concessa nel 1608. Nel XIX secolo, la diffusione internazionale crebbe, introducendo nuove tecniche come l'alambicco a colonna e i whisky Blended.

Metodo di Produzione del Whisky

La produzione del whisky avviene in cinque fasi: maltaggio, infusione, fermentazione, distillazione e maturazione. Il maltaggio trasforma l'amido in zuccheri, mentre l'infusione produce il mosto di malto. Dopo la fermentazione, si ottiene un liquido alcolico chiamato 'wash'. La doppia distillazione segue in alambicchi di rame. Dopo la maturazione in botti di rovere, il whisky può essere filtrato e imbottigliato.

Tipologie e Zone di Produzione

Gli Scotch Whisky scozzesi includono Single Malt e Blended Malt, mentre i Blended sono miscelazioni di malti e grano. Le diverse aree di produzione influenzano lo stile del whisky. Gli Irish Whisky sono morbidi grazie alla tripla distillazione e all'assenza di torba. I whisky americani, come Bourbon e Rye, variano per i cereali utilizzati. I whisky orientali, giapponesi e indiani, seguono la tradizione scozzese e sviluppano profili complessi.