Distillati sud ovest

Gli ubertosi territori del sud-ovest della Francia narrano di un'antichissima tradizione vitivinicola, vivace già in epoca romana. I vitigni, spesso autoctoni, danno vita a ben 27 AOC: "Appellation d'origine contrôlée". L'azione calmierante del mare caratterizza il clima dell'intera regione che vede numerosi micro-climi. Inverni freddi e piovosi e calde correnti atlantiche estive segnano l'area a ridosso dei Pirenei dove il terroir è argilloso e sassoso, mentre un susseguirsi di dolci colline domina il paesaggio tra Monein e Jurancon: il mare è vicinissimo, il terreno di origine glaciale e i boschi che circondano i vigneti offrono riparo dai venti. Qui i vitigni Lauzet, Camaralet e Manseng danno origine a vini bianchi, morbidi e gradevoli. Dalle bacche nere "Malbec" si ottengono i vini robusti e potenti di Cahors, dove è il fiume Lot a rendere il terroir ricco di argilla, silicio e calcare. Non hanno bisogno di presentazione, invece, i distillati del sud-ovest francese: il Cognac e l'Armagnac. Ricavati entrambi dalla distillazione dell'"Ugni Blanc", differiscono per il metodo di lavorazione. Per il Cognac viene usato l'alambicco detto "charentais": il vino riscaldato ne attraversa la serpentina immersa in acqua fredda, condensandosi al termine di un processo che, eseguito almeno 2 volte, libera il liquore dalle impurità e ne abbassa la gradazione alcolica. Adoperato per produrre l'Armagnac, generalmente in blend con il "Colombard" o il "Folle Blanche", l"armagnacais" consente una distillazione continua grazie alla sua doppia colonna. Chiusi in legni di rovere assumeranno il tipico, caldo colore ambrato per effetto di un invecchiamento che, per il Cognac, dovrà durare almeno 24 mesi.
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