Regione |
Slovenia |
Nazione |
Slovenia |
Clima e terreno |
La Slovenia, ideale prolungamento della Venezia-Giulia, è l’unico paese dell’Europa orientale il cui vino è sempre stato venuto e apprezzato anche nell’Europa orientale; i dolci pendii delle sue colline offrono alcune zone perfette per la viticoltura, raggruppate in tre distinte regione vinicole: Primoska (sulla costa), Posavje (lungo il fiume Sava) e Podravje (lungo il fiume Drava), rappresenta nella cantina a fianco. La zona di Primorska è caratterizzata da estati molto calde e precoci e piogge autunnali. La maggior parte dei suoi vigneti subisce l’influsso sia del mare sia delle Alpi e dà vini particolarmente aromatici e potenti. Come in Friuli, si coltiva un’ampia gamma di vitigni sia locali sia internazionali, tra cui il sauvignonasse (un tempo noto in questa zona tokaj e in Friuli come friulano). |
Storia |
Gli Sloveni si insediarono nei territori alpini dell’alta Drava e della Sava, spingendosi verso l’Isonzo e il Timavo superiore, alla fine del 6° secolo. Dalla soggezione agli Avari e dal dominio del franco Samo (623-658), passarono ai Bavari (745-788), ai Franchi (788-907) e ai Magiari (907-955) finché, nell’11°-12° sec., piccole dinastie feudali tedesche o soggette all’impero dominarono varie parti della S., che con la salita al trono imperiale degli Asburgo rimase fino al 1918 stabilmente legata a Vienna. Per secoli gli Sloveni furono privi di una classe dirigente strettamente slovena; solo la Riforma e quindi la Controriforma gettarono le basi, con la lingua, di una coscienza nazionale slovena. Nel 1809-13, la creazione, da parte di Napoleone, delle Province illiriche, con capitale Lubiana, fu considerata dagli Sloveni come un importante riconoscimento della loro individualità nazionale; le istanze di autonomia da Vienna, riemerse durante la crisi del 1848-49, rimasero comunque confinate a una ristretta cerchia di intellettuali. Dopo la sconfitta austriaca nella Prima guerra mondiale, gli Sloveni aderirono alla creazione di un regno slavo-meridionale (1918). Spartita fra l’Italia e la Germania nel 1941, nel 1946 la Slovenia tornò a far parte della Iugoslavia come repubblica federata, ma la morte di Tito (1980), unita alla crisi economica degli anni 1980 e alle tensioni nazionali, comportò anche in Slovenia, come nelle altre repubbliche iugoslave, una fase di instabilità evolutasi in sentimenti separatisti. Le prime elezioni multipartitiche nel 1990 furono così vinte in Parlamento dagli indipendentisti; contemporaneamente veniva eletto presidente M. Kučan, candidato del Partito del rinnovamento democratico (erede della Lega dei comunisti di Slovenia). Nel giugno 1991 fu proclamata l’indipendenza; la crisi militare che seguì vide contrapposte le forze territoriali slovene e le forze armate iugoslave che, dopo la firma di un ‘cessate il fuoco’ in luglio, si ritirarono in ottobre. |
Prodotti tipici |
I vini della regione vinicola di Podravje, la più estesa e continentale della Slovenia, sono in prevalenza bianchi da uve laški rizling e sipon, a cui si aggiunge il renski rizling. La regione vinicola di Posavje, la più piccola ma anche la più varia, risente di una forte influenza francese e produce vini ancora più leggeri e aspri, come il bianco Rumeni Plavec, specialità della zona di Bizeljsko Sremič, la risposta locale all’austriaco Schlicher. La regione vinicola più occidentale e al momento più interessante è quella di Primorska. Qui prevalgono i bianchi secchi e aromatici e i rossi decisi di stile friulano, che, fatto insolito per la Slovenia, rappresentano metà della produzione locale. In alcuni casi delle regioni vinicole slovene sono la continuazione delle confinanti zone del Friuli. La ribolla gialla domina tra i bianchi, anche se sono sempre più interessanti gli uvaggi con rossi bordolesi. Il Kras, l’aspro altopiano calcareo sopra Trieste, con il suo suolo rosso e ricco di ferro, è l’estensione orientale del Carso, famoso per lo scuro e deciso Teran ottenuto da uve refošk, che sono coltivate anche attorno a Koper (Capodistria), sulla costa istriana. |
Piatti tipici |
La Slovenia è il regno delle patate. È il contorno più diffuso nei ristoranti. Ne esistono diverse varietà locali per non parlare di festival e monumenti dedicati. In particolare, non perdetevi il World Roast Potato Festival, l’evento che celebra le patate arrosto, uno dei piatti nazionali sloveni. Di solito si svolge in settembre e la località che lo ospita cambia ogni anno. Potete però assaggiare questi ingredienti in tante altre ricette locali. Provatele fritte con la cipolla, negli stufati, nelle insalate, nelle omelette oppure in vari tipi di gnocchi. Nella cittadina di Kostel è tradizionale il porridge di patate. Nella parte montuosa è diffuso il govnač, ovvero un contorno a base di patate e crauti, e i kocovi krapi, dei ravioli di patate ripieni di polenta, formaggio e frutta secca. Provate questi tuberi nelle zuppe o nella torta con il formaggio Mohant, tipico della zona del Bohinj, nel nord-ovest del Paese. Assaggiate gli žlikrofi di Idrija, ovvero ravioli ripieni di patate, cipolla e spezie, e non perdetevi gli impasti dolci preparati con la farina di patate. Le zuppe sono un elemento fondamentale per la tradizione culinaria Slovenia. Spesso rappresentano l’inizio del pasto per cui non potete andare via senza averne almeno assaggiate un paio. Del resto, ce ne sono per tutti i gusti per cui non avete scuse! Una delle ricette più famose è la prežganka a base di farina, uova e semi di cumino. Altra specialità famosa è la jota, una specie di stufato di fagioli, crauti (alcuni preferiscono la rapa), patate e carne di maiale (a volte affumicata per dare un sapore più deciso al tutto). Il goveja juha è un brodo di manzo e verdure, spesso proposto come entrée nel pranzo della domenica quando tutta la famiglia si riunisce. Nel nord-est del Paese è tradizionale il bograč, uno stufato di carne (manzo, maiale e cinghiale), patate e paprika. |
Vitigni a bacca rossa |
Cabernet Sauvignon, Franconia, Malvasia, Merlot, Pinot Nero, Refosco dal Peduncolo Rosso, Terrano
|
Vitigni a bacca bianca |
Chardonnay, Friulano/Sauvignon Vert, Moscato Giallo, Picolit, Ribolla Gialla, Riesling, Riesling Italico, Sauvignon
|